Le elezioni regionali – inizialmente previste per il 31 maggio ma poi rinviate a data da destinarsi a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 – potrebbero tenersi indicativamente nei giorni 12 e 13 settembre 2020, in un eventuale election day, cioè in accorpamento con il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari e, ove previste, anche con le amministrative.
Entro la fine di quest’anno e comunque non oltre il prossimo 15 novembre, dunque, i cittadini della Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Valle d’Aosta saranno interessati dalle consultazioni per il rinnovo dei Consigli Regionali e dovranno esprimere la propria preferenza per l’elezione dei rispettivi Presidenti di Regione.
L’ALLEANZA GIALLOROSSA GIOVERÀ DE LUCA?
Intanto, nonostante si è ancora in piena Fase 2 e in attesa dell’ufficialità della data da parte del governo centrale, si è rimesso in moto anche il toto-nomi per la scelta dei candidati governatori per la Regione Campania. Al momento l’unica certezza è che l’uscente Vincenzo De Luca, forte della sua gestione emergenziale, stando agli ultimi sondaggi di preferenza, sembrerebbe pronto alla terza ricandidatura consecutiva. Lo stesso De Luca, numero uno del Partito Democratico campano, nelle ultime ore ha incassato, a sorpresa, anche il sostegno dell’attuale sindaco di Benevento, Clemente Mastella, attualmente esponente di spicco di Forza Italia, poco propenso ad un accordo con la Lega.
Nel circuito del centrosinistra resta però l’incognita delle “larghe alleanze“: il ministro all’ambiente, Sergio Costa, è il candidato di bandiera pentastellato ma, alla fine, ci sarà l’endorsement del Movimento 5 Stelle su De Luca? Riproponendo così anche in chiave locale l’esperienza di governo nazionale? E in tutto ciò come si posizionerà il primo cittadino di Napoli? Luigi De Magistris, alla fine del suo primo mandato nel capoluogo partenopeo, troverà la quadra tra il suo partito DemA (Democrazia Autonomia) e il PD?