L’attività d’indagine, coordinata dal proc. agg. dott.ssa Rosa Volpe e dal sost. proc. dott. Sergio Amato, iniziò nel dicembre 2015 quando una banda di criminali la notte del 7 sull’8 dicembre si introdusse nella sede di una società di ormeggi in via Caracciolo e portò via 250.000 euro in contante destinati alle buste paga dei dipendenti.
Le indagini avviate dalla stazione Napoli-Chiaia, inizialmente concentratesi su un dipendente infedele, hanno costituito il punto di partenza, come ampiamente confermato dal gip nell’ordinanza, per delineare la presenza
di un’associazione a delinquere di soggetti dediti alla commissione di furti in abitazione.
Il loro metodo era questo: prima facevano il sopralluogo e, se alla prima e alla seconda bussata non rispondeva nessuno, si organizzavano per entrare la notte stessa o il giorno seguente.
Alla banda vengono contestati 10 furti in abitazione, consumati o tentati, a Napoli, San Sebastiano al Vesuvio, Ercolano, Boscotrecase e Casoria. Per 4 arrestati è stato disposto il carcere, per 4 gli arresti domiciliari, per 3 l’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria.