Premialità Covid ai lavoratori Asl, la denuncia della Uil Fpl: “Delibera che dimentica la stragrande maggioranza degli operatori della sanità”

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Premialità Covid-19, la Uil Fpl Salerno chiede all’Asl Salerno di sospendere la delibera del 2 dicembre scorso. “In questo atto, ripetutamente contestato dal sindacato che rappresento, sono state individuate solo due fasce di dipendenti avente diritto alla premialità, dimenticando tutti gli altri lavoratori della sanità che con diverse funzioni e profili hanno determinato che fosse garantita la efficacia del servizio di risposta all’emergenza covid-19.
Nelle note di protesta dei mesi scorsi si evidenziava, inoltre, la necessità che comunque l’individuazione degli aventi diritto fosse materia di informativa alle organizzazioni sindacali per impedire che si determinassero disparità interpretative tra strutture diverse, cosa che dalla verifica effettuata appare chiaramente palese. Si precisa che una lettura attenta della delibera suscita molte perplessità, in quanto, a nostro parere, nel corpo della stessa, non si garantisce in alcun modo il percorso della premialità a tutti i lavoratori interessati”, ha detto Donato Salvato, segretario generale della Uil Fpl Salerno. 

Per il sindacato, dunque, emergerebbero errori che appaiono solo refusi o errori di trascrizione. “Infatti non risultano in elenco gli operatori del presidio di Eboli, così come si rilevano operatori che dal loro numero di matricola risultano inseriti nell’elenco di enti diversi da dove prestano servizio. Così come appare inaccettabile che l’amministrazione abbia deliberato indicando la premialità agli ospedali ed a due dipartimenti, escludendo i Distretti sanitari, Dipartimento di Salute mentale ed il Servizio di prevenzione e protezione, creando una palese disparità di trattamento. Inoltre non risultano nell’allegato alla delibera anche lavoratori che hanno prestato servizio in reparti Covid o lavoratori dello stesso reparto in modo incompleto, come quelli del servizio 118”. 
  

Secondo la Uil Fpl Salerno, affrontare così la corresponsione della premialità Covid di questi lavoratori che da mesi aspettavano tale compenso può determinare in loro una grave sfiducia. “Come sindacato non possiamo condividere questa modalità, che discrimina i lavoratori tutti creando una palese disparità di trattamento tra i lavoratori. Ai vertici dell’Asl chiediamo di integrare, ad horas, i lavoratori impegnati nell’emergenza Covid-19 dei Distretti sanitari ed i lavoratori impegnati nel Servizio di prevenzione e protezione nonché di verificare tutti quelli esclusi sebbene in servizio in reparti Covid-19 o che si interfacciano con essi  come gli operatori del 118. Si ritiene inoltre indispensabile che si convochi con immediatezza un tavolo di confronto in cui si possa verificare quanto proposto per garantire che almeno tutti i lavoratori che rientrino nelle due contestate fasce ottengano quanto dovuto, con lo stesso metro di individuazione. Serve dunque provvedere alle opportune integrazioni e rettifiche. In tale ottica abbiamo chiesto un elenco analitico del personale a cui è stato attribuito la premialità per macrostruttura con le presenze effettive nel periodo interessato”, ha concluso Salvato.

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