Positano / Praiano – Continua l’avanzata delle fiamme

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Un nuovo ed ulteriore incendio al confine tra Positano e Praiano sta creando tensione e timore tra gli abitanti della divina.

L’incendio scatenato nel tardo pomeriggio di ieri intorno alle 17, come testimoniano le tante immagini che circolano sul web, è oramai fuori controllo.
L’impossibilità dei mezzi di soccorso aereo (il DOS della Regione Campania dovrebbe inviare gli elicotteri in mattinata) ad intervenire data l’ora tarda della comunicazione ufficiale, ha messo in moto un gruppo di volontari (partiti da Positano verso Nocelle per raggiungere il luogo dell’incendio passando per il Sentiero degli Dei, Fabio Fusco, Peppe Gentile, Giovanni Cuccaro, Gabriele Apuzzo e Antonio Milo, come riportato dalla testata Positano Notizie).

Frattanto gli uomini del corpo del Vigili del Fuoco si sono portati sulla Statale Amalfitana per ulteriori controlli e per aiutare a proteggere le abitazioni.

Nemmeno due settimane fa un’altro incendio ha devastato tanta vegetazione in località Laurito, Punta di Varco, a Positano.

Era appena terminato il 2018 quando Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente, dichiarò: “Boschi e foreste sono vitali per far fronte all’emergenza climatica ed ecologica. Sono i nostri polmoni e il nostro sistema di supporto vitale e ospitano l’80 % della biodiversità del pianeta. Eppure oggi più che mai sono in grave pericolo. Ogni ora vanno in fumo superfici equivalenti a 800 campi di calcio, con incendi devastanti che imperversano in tutto il mondo. Come dimostra la nostra recente azione in materia di disboscamento, l’UE è pronta a collaborare con i paesi partner per proteggere le foreste dell’UE e del resto del mondo investendo nella prevenzione degli incendi boschivi.”

Ma da allora cosa è cambiato? E soprattutto come si collabora per preteggere i paesi dagli incendi dolosi?

Ad onor di cronaca, La Campania nel 2017 è stata sconvolta da un enorme incendio che ha distrutto gran parte della flora e della fauna del Parco Nazionale del Vesuvio (a Napoli), ed oggi a distanza di 3 anni ancora si ripetono eventi dolosi (gli ultimi nello scorso mese di luglio) e la paura e la rabbia tra i cittadini cresce. Ma cosa fare quando chi dovrebbe vigilare non adempie al proprio compito? Cosa fare quando i propri amministratori locali sono sordi alle grida di disperazione dei cittadini?

Antonietta Della Femina

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