“Parco Verde” di Caivano – Kalashnikov, soldi e cocaina a fiumi, gang alla sbarra

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  • Caivano-Parco Verde: i Carabinieri arrestano 5 persone dando esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli per associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, detenzioni di armi, violenza privata e danneggiamento.

    Il 26 giugno 2020 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, a Caivano, hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto emesso dal P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura partenopea nei confronti di 5 indagati ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, detenzioni di armi, violenza privata e danneggiamento aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.
    L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e coordinata dalla D.D.A. napoletana, ha consentito di:

  • Documentare un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, con base operativa nell’insediamento popolare denominato “Parco Verde” di Caivano;
  • Individuare il laboratorio per la preparazione e il confezionamento di sostanza stupefacente, con il successivo rinvenimento di circa 1,5 kg di sostanza stupefacente di varia natura già suddivisa in dosi (cocaina, eroina, hashish e marijuana), di n. 2 pistole, n. 4 caricatori per fucile mitragliatore AK47 “kalashnikov”, nonché munizionamento di vario calibro;
  • Documentare numerosi episodi di detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente ai fini di spaccio;
  • Sequestrare oltre 5 mila euro, ritenuti provento di spaccio, detenuti dal capo promotore la cennata associazione;
  • Accertare episodi minatori nei confronti di un’intera famiglia, dimorante in quel complesso popolare. Dapprima al fine di far loro tollerare la presenza della piazza di spaccio, ubicata all’ingresso del loro palazzo e, una volta, individuato il predetto laboratorio a cura dei Carabinieri, ritenendo – infondatamente – i componenti di quella famiglia i responsabili di un’ipotetica “soffiata” ai Carabinieri danneggiavano notevolmente una delle autovetture a loro in uso. Fatto mai denunciato dalle persone offese per il timore di evidenti ritorsioni.

Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro 570 gr. di sostanza stupefacente di tipo hashish, suddivisi in 600 dosi, detenute da una delle persone fermate; nonché circa 200 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana riconducibile al predetto sodalizio.
Venivano altresì sequestrati circa 8 mila euro in denaro contante detenuto dalle persone sottoposte a fermo, in quanto ritenuti provento di attività delittuose legato allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti.
All’esito dell’udienza di convalida il Gip ha emesso occ in carcere nei confronti dei 5 fermati.

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