Pagani-Sant’Egidio: di nuovo la guerra dei tributi nella zona contestata

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Dallo scorso mese di dicembre, infatti, Pagani, credendosi nel giusto ha ripreso ad inviare avvisi di accertamento Imu per l’annualità 2013 e a carico dei contribuenti di Sant’Egidio del Monte Albino che sono residenti nella ormai celeberrima zona contestata, un lembo di terra che nei piani regolatori manco si capisce con esattezza di chi sia. Una questione su cui la Giunta del sindaco Nunzio Carpentieri, pure essa credendosi nel giusto, ha deciso di prendere le difese dei cittadini e di attivare presso l’Ufficio tributi del Comune, così come già fatto nel 2015 (con sentenze favorevoli) un servizio di assistenza nelle procedure di impugnazione per l’annullamento degli avvisi di accertamento Imu e Tia a fronte degli avvisi emessi nei confronti dei residenti nella zona contestata dal comune di Pagani. Neanche la Prefettura di Salerno è riuscita a risolvere la questione burocratica che sta alimentando da anni il malcontento. Il problema riguarda circa 270 famiglie.  Una storia che va avanti da anni tra Tar, ricostruzioni catastali e storiche, perizie risalenti a documenti del 1929, in particolare, dalla relazione sulla riforma circoscrizionale dei comuni di S.Egidio-Angri-Corbara, approntata dal podestà dell’epoca ma nel corso della telenovela non sono mancati riscontri su errori catastali da parte di fogli antichi.

 

 

 

 

 

 

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