“Non importa se i fedeli sono pochi, l’importante è esserci, sempre”. È stato questo il primo commento di don Flaviano Calenda, parroco della Chiesa Madre del Corpo di Cristo della città di Pagani, in merito alla poca partecipazione alla processione dei santi Felice e Costanza martiri.
I due romani, che secondo la tradizione morirono decapitati nel luogo dove oggi sorge il Santuario del Santo Bambino di Praga, ieri hanno benedetto la città attraversandola in corteo. Una processione importante, se si considera che il blocco ligneo unico porta, all’interno, le reliquie dei due santi, una processione importante se si considera che Felice e Costanza sono stati (ma per molti lo sono tutt’ora) patroni della cittadina dell’auto. Eppure…una processione poco partecipata. Se si escludono i pochi gruppi di preghiera. Al seguito non c’era quasi nessuno.
“Mai scoraggiarsi – è stato il commento di don Flaviano Calenda – questa vicenda mi ricorda la liturgia dell’Adorazione della Croce nel Venerdì Santo, che tanni fa si svolgeva a pomeriggio inoltrato. Quando fu imposto il cambio alle ore 15.00 circa la preoccupazione per la partecipazione dei fedeli fu immane. Le prime volte in chiesa c’erano poche persone, ora è sempre gremita. Bisogna pazientare e avere fede, bisogna insistere perché tre, anzi quattro, sono le processioni principali per la città di Pagani: la Madonna delle Galline, Sant’Alfonso, i Santi Felice e Costanza. Quando arrivai in questa parrocchia, tanti anni fa, non si immaginava nemmeno di poter portare le reliquie in processione. Oggi, con tanti sacrifici è possibile, per questo dico ‘mai disperare’. Abbiamo una bella commissione festeggiamenti che sta iniziando da quest’anno a lavorare, nutro molta fiducia in loro”.
Stasera la festa civile. Il programma prevede svariate esibizioni canore con la partecipazione di Marco Calone e Rosy D’Angiò. Poi, lo spettacolo di fuochi pirotecnici.
