Pagani, parla Fiore, basta con le tifoserie avverse, la città va amministrata nel rispetto di leggi e ruoli

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E’ il momento di tornare alla politica del dialogo e del confronto. Da troppo tempo si assiste ad un imbarbarimento dei toni e della discussione, che di certo non fa bene a questa città. Chi è stato chiamato a governare lo faccia, senza porre limiti e condizioni sulla funzione di controllo di coloro che, invece, si trovano, sempre nella logica democratica, all’opposizione.
Il vaglio di legittimità degli atti, come quello sulle incompatibilità, sia dalla precedente amministrazione, che di quella attuale, è demandato agli organi competenti. Altrettanto vale per la regolarità dell’elezione del Presidente del Consiglio comunale e per la decadenza del Sindaco, di cui la Cassazione ha sancito l’incandidabilità.
Ai consiglieri di opposizione compete vigilare e, se del caso, denunciare. Assolviamo alla nostra funzione con correttezza e rispetto istituzionali, e pretendiamo altrettanto dalla maggioranza consiliare, dalla giunta, e dalle varie figure di contorno decise dalle stesse.
Il tempo degli “scontri tra tifoserie avverse” è nelle elezioni, ormai passate. Non è ammissibile che prosegua il clima rovente che parte dai social per arrivare talvolta anche allo scontro di persona, così come accaduto nella prima seduta di consiglio comunale, dove ai giuramenti di rispetto delle leggi e delle norme si è dato seguito a sproloqui intrisi di mediocrità volti a colpire singoli consiglieri. Eppure, io ho ascoltato promesse di cambiamento e impegno per costruire una città diversa e non ad una corsa ad agire di fretta e senza ragion alcuna come se si avessero le ore contate. A mio avviso, così facendo si sbagliano tempi e modi, dando spazio a polemiche e tensioni che nulla hanno a che vedere con le osservazioni di natura politica costruttiva, che diversamente mi aspettavo di ascoltare.
Ebbene, a parer mio, in una società civile non si possono tollerare insolenze, provocazioni e attacchi personali che giungono da più parti, anche da pretesi professionisti aderenti all’area di maggioranza. Pertanto, nel prendere atto del basso livello raggiunto, contestandolo con forza, chiedo a tutti di ricordare la funzione alla quale siamo chiamati e di riportare la politica in questa città ad uno stato di pacificazione e dialogo costruttivo.
Giusy Fiore

 

 

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