Orti sociali nel primo campo vetrina dell’area nolana

Il vescovo Depalma: "Progetto da promuovere e sostenere"

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“Un progetto da sostenere e promuovere, un progetto che aiuta e insegna a coltivare la speranza”: così il vescovo di Nola Beniamino Depalma che ha partecipato alla festa per il primo raccolto dei prodotti degli orti sociali realizzati dall’Agenzia Area Nolana e coltivati dai componenti dalle sezioni di Cicciano e Saviano della UILDM, unione italiana lotta alla distrofia muscolare.

L’iniziativa concretizza uno degli obiettivi più importanti del protocollo d’intesa per la valorizzazione dell’agricoltura di qualità promosso dall’Agenzia della quale fanno parte 18 Comuni dell’area nolana e la città metropolitana di Napoli. Si punta, infatti, alla creazione di una filiera virtuosa che, esaltando le diverse abilità, possa approdare ad un progetto che coniuga la gratificazione personale alla possibilità di produrre reddito d’impresa a favore dei più deboli. Gli orti sociali sono stati realizzati nel primo campo vetrina dell’area nolana dove, tra l’altro, stanno diventando già maturi prodotti come il pomodoro San Marzano, il pomodorino giallo di Camposano e quello del piennolo di Visciano.

Si tratta dei frutti della tradizione agricola di un’area che ora in chiave moderna, e puntando sulla tutela ambientale, sulla nuova tecnologia, sulla formazione e sull’occupazione giovanile, scommette sulle proprie vocazioni specifiche per generare occasioni di sviluppo. I coltivatori degli orti hanno ricevuto indicazioni formative utili a trasformare l’impegno di una stagione in un’attività duratura che ben si inserisce negli obiettivi della legge sull’agricoltura sociale.

“Un territorio – ha sottolineato l’amministratore unico dell’Agenzia Giovanni Trinchese – può crescere solo se non lascia nessuno indietro e di questo sono consapevoli i sindaci che hanno indirizzato e sostenuto un percorso che è prima di tutto etico”.

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