Nuovo incubo per i sindaci, indagati per il buco del Consorzio Rifiuti

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Consorzio dei Rifiuti in tilt da tempo, anzi per la precisione in rosso. Ora risultano  indagati 13 sindaci della provincia di Salerno, tra Agro e Irno, secondo l’Agenzia delle Entrate «Non hanno pagato». Il buco sarebbe da 10 milioni nelle casse dell’ente rifiuti. Per l’Iva non versata, nel mirino anche il commissario. In poche parole, il ritardo dei pagamenti dei Comuni per i servizi svolti dal Consorzio di bacino Salerno 1 non avrebbe consentito all’Ente che gestiva lo smaltimento dei rifiuti di pagare l’Iva nei tempi previsti.

Gli accertamenti sono arrivati dopo 5 anni. I sindaci indagati sono  tratta di Marco Galdi, ex sindaco di Cava de’ Tirreni, Francesco Gismondi, sindaco di Calvanico, Giovanni Romano, già primo cittadino di Mercato San Severino, Carmine Citro, ex sindaco di Pellezzano, Sabatino Tenore, già sindaco di Siano, Francesco Longanella, ex primo cittadino di Castel San Giorgio, Manlio Torquato, primo cittadino di Nocera Inferiore, Salvatore Bottone, che fino alla scorsa primavera ha guidato Pagani, Andrea Pascarelli, ex sindaco di Roccapiemonte, Nunzio Carpentieri, sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Cosimo Annunziata, sindaco di San Marzano sul Sarno, Pietro Pentangelo, sindaco di Corbara, e l’ex sindaco di Nocera Superiore, Gaetano Montalbano.

 

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