Nocera Inferiore, questione inquinamento sempre in primo piano

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Stavolta con pensieri più d’impatto forse, pensieri però che per necessità devono essere forti, per arrivare una volta per tutte sia alla comunità cittadina, sia a chi per cause lavorative transita sul territorio nocerino. C’è il bisogno di capire, di essere informati, e immergersi nel problema, solo così si può combattere un male che non riguarda pochi e che da tempo miete vittime. Si tratta del Fiume Sarno. col mix mortale di Cavaiola e Solofrana, ed in particolare degli striscioni, ennesimi, confezionati dal comitato Fine della Vergogna, che da mesi, assieme ad altre associazioni cittadinne, ha portato la questione ovunque, attendendo risposte, in particolare dalla Procura della Repubblica, in possesso di un ampio dossier sotto forma di denuncia. Da segnalare, oltre all’attività del comitato Fine della Vergogna, una riunione di qualche sera fa da parte di Nocera in Movimento, che ha programmato una serie di iniziative, tra tavoli in piazza e possibili convegni, per tenere alta l’attenzione sul problema. Sullo sfondo, l’incredibile vicenda del Registro regionale dei Tumori, che non viene aggiornato dal lontano 2011. Si potrebbe ovviare con una database privato, coinvolgendo medici, farmacisti, parrocchie, scuole e tutte le persone spinte dal desiderio a collaborare. Inquinamento non vuol dire solo fiume. Su quello da polveri sottili, mancano al momento i dati della seconda centralina Arpac, quella di via Napoli.

 

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