Nocera Inferiore: Petrosino e la splendida lezione di fotografia

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Quando il tempo ci opprime, talvolta è un secondo a salvarci. E’ il miracolo dell’attimo: essere, vedere o scattare una foto. La foto è lì, si raccoglie come un ciottolo sulla spiaggia. Oggi sappiamo che è l’attimo a salvarci. Lo diceva Edouard Boubat, uno dei principali rappresentanti della cosiddetta fotografia umanistica francese. Lezioni di fotografia, primo appuntamento col maestro (a me piace definirlo così) Rosario Petrosino, appuntamento reso magico dalla musica eseguita e cantata dalle allieve del Galizia alla Biblioteca Pucci. il Direttore del MuDif  (Museo didattico della fotografia, fiore all’occhiello che i nostri territori dovrebbero valorizzare di più) si è soffermato sulle origini dell’arte fotografica, focalizzando l’attenzione su due giganti di inizio novecento, capaci di documentare e di incidere con la loro documentazione. Il primo ? Jacob August Riis: utilizzò la fotografia per aiutare le parole che scriveva. Riis le scriveva sulla povertà e sul disagio degli emigranti a New Jork, ispiratore inconsapevole di un capolavoro di Scorzese tanto per intenderci. Il suo Covo dei Banditi, affresco senza cielo e senza aria, implora attenzione con la posa dei protagonisti, che chiedono al mondo privilegiato cosa accadrà di loro, se la visione salvifica della storia troverà qualche capitolo o paragrafo per loro. Il secondo? Lewis Hine, insegnante e sociologo col suo programma in una frase: “se sapessi raccontare una storia con le parole non avrei bisogno di trascinarmi dietro una macchina fotografica”. Con lui la fotografia assume le sembianze di un linguaggio autonomo. E si tratta di un linguaggio di denuncia sulle condizioni terribili del lavoro minorile in America, i volti e i corpi dei bambini fanno da contrasto con l’imponenza delle macchine. Scatti importanti fino al punto di contribuire, nel 1916, alla legge che da quel momento in poi regolò il lavoro dei bambini. Le foto di Hine sono state pure l’attestazione visiva del coraggio del lavoro degli operai americani, l’icona è lo scatto dei lavoratori sospesi in aria durante la costruzione dell’Empire State Building, diventata poster o quadretto in parecchie case nostre.

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