Nocera Inferiore: Marzia Sicignano con “Io, te e il mare”

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Sarà più grande il mio prossimo amore, sarà notti chiare di quelle che restano. Partiamo da Loretta Goggi, speranzosi e col futuro già diventato presente, per parlare del bel libro della Sicignano, visto che proprio lei, nel corso della presentazione all’Ubik, ha detto di trarre spunto anche dalle canzoni. Le dinamiche di una relazione, il mare, il senso di abbandono, il cinismo delle scelte. Tutti temi affascinanti, che colpiscono e scolpiscono. Nata come fenomeno social, la Sicignano ha scritto un libro che sfugge alla catalogazione. Prosa e poesia, romanzo e versi. Qualche passaggio da sottolineare, iniziando dal seguente:”I problemi di una relazione vengono fuori già dai primi giorni, dai primi mesi, dai primi anni. Rimandi la resa dei conti fino a quando un sassolino non diventa un macigno”. E’ verissimo, dovrebbero stare in guardia quelli che in un relazione, per la dirla alla Sicignano, “amano di più”. Chi ama meno, bara con se stesso e con l’altro, prende e utilizza tutto per uno scopo ben preciso, magari del tutto egocentrico se non egoista, sfruttare l’altro fino a dissanguare quell’amare in più non corrisposto, decidere persino di scrivere la parola fine quando si ha paura che sia veramente amore. A volte chi ama di meno, in relazioni più mature d’età rispetto al primo amore, è il soggetto che nel precedente amore,  o nella relazione di fondo chiamiamola principale o legale, è abituato a subire, una sorta di rivincita a danno di terzi incolpevoli. Di persone così, si perde la stima presto, non nel senso di numero. Ci sarebbe tanto da dire e scrivere ancora, cominciando come ha fatto la Sicignano dai social per poi arrivare alla pagina bianca classica del libro, sottolineando con forza un suo concetto, ovvero che davanti al mare si va con la persona giusta, quella che non ha bisogno manco delle parole per esprimersi. Bisognerebbe immergersi in un certo femminismo da tastiera che tenta di dar battaglia ad un maschilismo reale accettato nei decenni, nei ventenni, nei secoli dei secoli. Ma bisogna aver il pregio della sintesi, sopratutto quando da carnefice si tenta di passare per vittima. Quando si ama si vive effettivamente in una bolla, come i protagonisti del libro. Tutto quel che c’è fuori è irrilevante. Ma bisogna amare davvero, altrimenti diventa tutto un disturbo psichico.

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