Nocera Inferiore. “LiberaIdee – Il viaggio”, in aula consiliare il nuovo progetto anticamorra

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Un viaggio pronto a disseminare diversi dati, tutti basati sulla percezione di molti cittadini verso le mafie e la corruzione presenti nei propri territori. Questo il senso di LiberaIdee, nuovo ambizioso progetto messo in campo dall’associazione Libera e presentato stasera 8 ottobre presso l’Aula consiliare di Palazzo di Città a Nocera Inferiore.
L’evento, all’insegna delle marce anticamorra passate e presenti dell’Agro nocerino-sarnese, è stato moderato dall’esponente Libera Campania Riccardo Christian Falcone ed inaugurato da Anna Garofalo, referente provinciale di Libera a Salerno. “C’è stato un tempo in cui alcune parole non si dovevano dire e dove ogni giorno si camminava per strada con la paura di finire in un agguato – queste le sue parole – ho frequentato per anni alcuni gruppi studenteschi ma quando le marce anticamorra hanno pervaso il territorio non ci siamo inventati la rivoluzione, abbiamo combattuto davvero”.
Anche il sindaco Manlio Torquato è intervenuto, mostrandosi un po’ scettico sull’utilità odierna delle marce anticamorra e citando altri metodi d’azione: “Il Comune di Nocera Inferiore ha confiscato dei beni alla criminalità organizzata e vuole trasformarli in spazi sociali o abitativi – ha detto – abbiamo bisogno di concretezza”. Nel corso del convegno molti sono stati gli interventi pronti a ricostruire i momenti di mobilitazione anticamorra degli ultimi quarant’anni; significative le parole di Lino Picca, rappresentante SPI CGIL Salerno: “Memoria e futuro, non faccio che ripetermelo. Grazie alla mia carriera d’insegnante ho attraversato quattro decenni di storia e con i miei occhi non ho visto che cambiamenti radicali. Dagli anni ’70 agli anni ’90 i giovani hanno lottato nelle piazze per la giustizia, in seguito le mobilitazioni si sono trasformate in una scusa per non andare a scuola. È l’epoca delle passioni tristi, i ragazzi faticano a vedere il futuro come una speranza a si rintanano nella propria paura”.


Parole molto forti dunque, riprese dal dottorando di ricerca Federico Esposito, che ha puntualizzato anche il fatto che ad oggi si fa meno fatica ad usare il termine ‘camorra’ o ‘criminalità organizzata’.
Nel corso della conferenza hanno preso la parola Fabio Giuliani, referente regionale di Libera in Campania, Marcello Ravveduto, docente universitario e Salvatore Dionisio, famoso leader degli studenti ai tempi della nascita delle marce anticamorra. Dal sondaggio di LiberaIdee è emerso che per i cittadini della regione Campania il traffico e lo sversamento illecito dei rifiuti è nettamente superiore rispetto ad altre regioni d’Italia, così come la corruzione che è intrinseca nel quotidiano popolare e la criminalità organizzata che viene scambiata per letteratura. “In Italia abbiamo un fascismo che si chiama camorra – ha poi aggiunto Marcello Ravveduto – là dove c’erano le mafie c’erano le antimafie. Abbiamo il compito di costruire una società civile”.

Anna Vittoria Fattore

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