Nocera Inferiore, l’ex molosso Beppe Galli insorge contro la Figc

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Ora i capelli son pochissimi, dovevate vederlo a Nocera nel 1981 che razza di capellone era. Beppe Galli arrivò dal Forlimpopoli, lo volle Orsini più di De Caprio mentre Leonardi manco lo conosceva. Destinato a far da riserva in attacco a Quadri e Raffaele, li spodestò non con tantissimi gol ma con una tenacia da cuore molosso vero, portando la Nocerina a un passo dalla B, tutto sfumò causa Campobasso. Poi andò a vincere il campionato l’anno dopo al Pescara, assieme all’omonimo Galli Filippo, ragazzino promettente, ma questa è un’altra storia. Galli oggi è il presidente dell’associazione che raggruppa i procuratori sportivi italiani. La deregolamentazione FIFA del 2015 sul tema degli agenti sportivi (l’ex presidente Blatter decise di cancellare l’albo) crea ancora oggi spiacevoli conseguenze. In Italia, dove si è tornati all’esame di abilitazione, c’è un nuovo caso da segnalare: la normativa varata dal legislatore italiano sul finire del 2017 doveva entrare in vigore entro il 30 giugno, ma è stata procrastinata al 1 gennaio 2020 (quando già risultano iscritti centinaia di aventi diritto) da un provvedimento della Presidenza del Consiglio. Una mossa che favorisce quei soggetti senza “titolo abilitativo” che, di fatto, potranno esercitare la professione in questo calciomercato pur non avendo superato l’esame CONI a marzo e la successiva prova in FIGC. I sindacati, la Iafa (Italian Association of football agents) e l’AIACS (Associazione Italiana Agenti Calciatori e Società), hanno espresso il loro disappunto per il provvedimento, firmato in data 27 giugno dal sottosegretario con delega allo sport Giorgetti. L’ex molosso non ci sta, gioca ancora una volta d’attacco. ««Chiediamo alla Federcalcio e al CONI un incontro – ha aggiunto il numero uno dell’AIACS, Beppe Galli – il provvedimento è illegittimo e incostituzionale, in contrasto con varie norme di rango superiore». 

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