Nocera Inferiore: le mattinate al cinema Diana, si riparte da domenica

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C’era una volta il West e c’erano una volta le mattinate, specialmente al Diana, quelle storiche, di domenica mattina ma anche di lunedì (destinate ai filoni scolastici). Da domenica 17 si riparte, ovviamente senza filoni e senza le pizzette di una volta, moderni sono i tempi e gli odori, anche se un pizzico d’atmosfera tornerà, magari con le “maschere” e la pila accesa che facevano, a volte, involontariamente luce su primi afflati (raro, visto che la mattinata era roba essenzialmente al maschile). Due film alla volta, già pronto il primo mese di programmazione, si entra a offerta libera, senza cioè un prezzo per il biglietto. Il passato che ritorna, l’accenno del sindaco Manlio Torquato: “Festeggiamo i dieci anni del nuovo Diana, col rimpianto diciamo storico-politico rappresentato dalle scelte fatte in epoca commissariale, che non tennero conto delle vere potenzialità della struttura, in precedenza dotata di ben 1200 posti tra platea e galleria. I miei ricordi? Non ho vissuto le mattinate ma ricordo che mio padre mi portò a vedere Soldato Blù, un film dal significato notevole sui pellerossa. Naturalmente si riparte solo la domenica, il lunedì si va a scuola, tanto per rimanere nel filone educativo che c’ha portato a chiudere le sale slot in orario scolastico”. L’assessore Federica Fortino: “Ulteriore dimostrazione della volontà di avere una struttura il più possibile aperta alla cultura, ai giovani e a tutti coloro che credono nella potenziale forza di forme d’espressione come teatro, cinema, danza, laboratorio e comunicazione. La mattinata era una tradizione nocerina, ora torna in forma nuova”. Il deus ex machina dell’evento è Elia Pirollo: “All’inizio del secolo scorso Nocera aveva ben sette sale teatrali, lo dice la storia, abbiamo ritrovato tra i tanti carteggi anche le richieste delle licenze per aprirle. Oltre alla rassegna delle mattinate, a partire da domani sera sarà visitabile nel foyer del Diana una mostra di fotografie d’epoca, messa in piedi con la collaborazione di Gaetano Bove, che ha ritrovato nel suo sterminato archivio anche locandine originali”.

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