Nocera Inferiore, l’ambito dei bisogni e delle risposte

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Un progetto, dall’importo di oltre 900mila euro, per partire con la fase vera dell’Ambito S01. Approvato dalla Regione Campania  “ I.T.I.A. Intese Territoriali di Inclusione
Attiva”. Ne hanno parlato in conferenza stampa gli assessori d’ambito ai servizi sociali. Gianfranco Trotta per Nocera Inferiore,  Maria Stefania Riso per Nocera Superiore, Antonia Alfano per Castel San Giorgio, assente per motivi professionali Valeria Pagano, consigliere per delega di Roccapiemonte. Trotta illustra missione: “Il progetto prevede tre azioni. Si parte dai servizi di supporto alle famiglie, azione gestita dalla cooperativa Emora, importo di 411mila euro. Si prosegue con i percorsi formativi, importo di circa 320mila euro, azione gestita dal gruppo Gis di Nocera Superiore. Si arriva all’azione di tirocinio sociale, importo di 228mila euro, gestita da Formamentis. Un percorso non assistenzialistico ma che mira all’inserimento o al reinserimento nel mondo del lavoro, la vera inclusione attiva”. Riso: “Per la prima volta ci vedete assieme, questo progetto fa da spartiacque, finalmente l’ambito che comprende i nostri 4 comuni, per una popolazione di circa 100mila abitanti, passa alla fase operativa  dopo una fase di rallentamento dovuto all’attesa per l’assunzione delle figure professionali idonee. Le funzioni che l’ambito può esercitare aiuteranno i servizi sociali di ciascun comune, servizi allo stremo per carenza di possibilità a fronte di tante emergenze da affrontare. Bisogna velocizzare una cosa in particolare, cioè il pagamento rapido di servizi essenziali, partendo dall’asesegno di cura. Ora si apre una fase nuova, caratterizzata ad esempio dalla partenza del fondamentale Centro per la Famiglia”. Alfano: “Il progetto Itia prevede tante necessità impellenti per il nostro tessuto territoriale, ad esempio l’impegno concreto per combattere la dispersione scolastica. In generale la vera novità è la co-progettazione, che mette assieme ambito, comuni, mondo del lavoro, centri per l’impiego, realtà formative. Fare rete è la ricetta vincente”. Trotta sui ritardi nei pagamenti: “Tutto ricade sulla contabilità di Nocera Inferiore, comune capofila. Si deve ovviare o con la creazione di un’azienda consortile oppure con la creazione di una linea di contabilità staccata dalla contabilità generale”. Il punto della situazione sui servizi sociali dei singoli comuni, cominciando da Castel San Giorgio: “Tanti casi di persone di una certa età uscite dal sistema lavorativo, richieste inoltre di contributi per pagare le varie bollette, esigenza che il nostro Comune ha deciso di affrontare con un fondo sociale”. Si prosegue con Nocera Superiore: “Siamo punto di riferimento anche per altri comuni fuori ambito per la nostra capacità di ascoltare le richieste e di arrivare a possibili soluzioni, che secondo me – afferma la Riso – debbono essere sempre di portata generale e mai in un’ottica momentanea individuale. Diffondere un senso di fiducia nell’istituzione Comune, l’intervento sui fitti noi lo facciamo con la morosità non colposa e con l’accordo preso con i proprietari di case destinate ad affitti meno onerosi per esigenze di natura sociale”. Trotta annuncia novità per Nocera Inferiore: “Le richieste pressanti a noi arrivano per il lavoro ma c’è anche qui un’emergenza abitativa da fronteggiare, gente distante dalla realtà dei servizi sociali ma che non riesce più a pagare l’affitto. Pensiamo ad un incremento dei fondi destinati alla lotta alla povertà, già raddoppiati rispetto al passato ma non ancora in grado di fornire un maggior numero di rispetto a tante richieste”. Tutti d’accordo nel differenziare il Rei dal Reddito di Cittadinanza: “Senza scendere nel politico ma giudicando il tutto in ottica tecnica, l’inclusione è qualcosa di diverso, che punta sulla formazione e sull’indispendabilità nel far rientrare o entrare i cittadini nell’ambito lavorativo, sono due misure diverse e distanti, nell’ottica Rei rientra il progetto che presentiamo oggi, tanto per intenderci”.

 

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