Nocera Inferiore, la pm Fasano tra i candidati al CSM

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Sono 16 i magistrati che hanno presentato la loro candidatura per le elezioni, fissate per il 6-7 ottobre, in cui dovranno essere scelti due togati al Consiglio Superiore di Magistratura  in rappresentanza dei pubblici ministeri, dopo le dimissioni di Antonio Lepre e Luigi Spina, ‘travolti’ dal caso procure. Tra le candidature spicca quella, già annunciata nelle scorse settimane, del pm Nino Di Matteo, titolare a Palermo delle indagini sulla trattativa Stato-mafia, oggi sostituto alla Direzione nazionale antimafia.

Tra i nomi in corsa, poi, ci sono quelli di Anna Canepa, pm alla Dna, ex segretario di Magistratura democratica ed ex vicepresidente dell’Anm, che rappresentò la pubblica accusa nei processi sui fatti avvenuti nel 2001 nei giorni del G8 di Genova. Altro rappresentante di Md candidato è Fabrizio Vanorio, pm a Napoli, che fu titolare dell’inchiesta su Silvio Berlusconi per la cosiddetta ‘compravendita’ dei senatori. Da Milano, invece, arriva la candidatura di Tiziana Siciliano, procuratore aggiunto nel capoluogo lombardo, che si è occupata dei casi Ruby ter e Dj Fabo. Tra i candidati ci sono poi il procuratore aggiunto di Napoli Alessandro Milita, il capo della procura di Pisa Alessandro Crini – che si è occupato dell’indagine sulla morte del parà Emanuele Scieri, avvenuta 19 anni fa in caserma a Pisa – il sostituto pg di Venezia Paola Cameran, il procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere, Antonio D’Amato, il pm della Dda di Napoli Francesco De Falco, il pubblico ministero di Bari Grazia Errede.

E ancora: nella lista delle 16 candidature compaiono anche i nomi di Francesco De Tommasi, pm a Milano, di Anna Chiara Fasano (pm a Nocera Inferiore), di Andrea Laurino (pm ad Ancona), del sostituto pg a Bari Lorenzo Lerario, del pm di Roma Simona Maisto e di Gabriele Mazzotta, procuratore aggiunto a Firenze, in passato pg in Cassazione.

Ci sarà in lizza, quindi, anche una rappresentante del tribunale nocerino. La Fasano è giunta a Nocera da circa un anno proveniente da Paola. Immensa l’attività svolta in Calabria.  Dopo essersi laureata presso l’Università di Salerno e svolto tutto l’iter procedurale necessario alla nomina, la Fasano è giunta a Paola nel novembre 2015, impegnandosi su due fronti: la ricerca della verità e delle relative responsabilità. Il suo nome è impresso su fascicoli quanto mai gravosi che evidenziano il livello di illecito che il Tirreno cosentino nella sua interezza è in grado di produrre. Qualche dato: il tentato omicidio a Diamante di Francesco Osso; gli oltre venti fermi effettuati nell’ambito dell’operazione “murales” per traffico di sostanze stupefacenti, con successiva trasmissione degli atti alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro; i provvedimenti presi in merito ai reati contro la pubblica amministrazione sugli appalti del servizio di gestione pubblicità che ha interessato molti comuni del litorale costiero; il tentato omicidio ad opera di Salvatore e Matteo Serpa.

E ancora: l’indagine sulla morte del minore Carmine Ricco, per ritardi nei soccorsi; l’attività posta in essere nel centro di accoglienza Ninfa Marina di Amantea, con quattro arresti e relative misure cautelari per spaccio di sostanze stupefacenti; l’inchiesta sul caporalato portata avanti sempre ad Amantea; il rinvio a giudizio dell’ex dirigente del comune nepetino Giuseppe Sabatino per possibile corruzione elettorale; la cattura di un latitante a Firenze ricercato in Messico per reati connessi al traffico internazionale di stupefacenti, corruzione e collusione. Senza dimenticare, infine, le indagini intraprese sul fronte ambientale, soprattutto in tema di depurazione che hanno poi portato all’apertura di un percorso processuale quanto mai intenso.

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