Nocera Inferiore. Il Tar dà ragione a Torquato: restano i limiti alle slot in città

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E’ legittima l’ordinanza del sindaco Torquato (la n.42, del primo maggio scorso), che a Nocera Inferiore ha regolamentato – con specifica scansione di orari – l’uso degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro. Il provvedimento può dunque continuare ad avere regolare applicazione: lo ha stabilito una sentenza del Tar di Salerno a conclusione del procedimento promosso da 25 società (bar, sale giochi e gestori di videoslot), che avevano chiesto l’annullamento dell’ordinanza.
Al di fuori degli orari funzionamento – fascia compresa tra le 15 e le 23 – gli apparecchi «devono essere spenti tramite l’apposito interruttore elettrico» ed essere mantenuti «non accessibili».
Le slot devono essere inoltre installate in esercizi autorizzati distanti almeno 300 metri da scuole, chiese, oratori, centri sportivi, case di cura o di riposo ed ospedali. In caso di inosservanza, le sanzioni vanno da un minimo di 100 euro ad un massimo di 600 e, in casi «di particolare gravità o recidiva», è prevista «la sospensione del funzionamento degli apparecchi».
Il provvedimento è stato adottato allo scopo di contrastare il proliferare nel territorio comunale degli apparecchi da gioco e consentire una più stringente tutela della collettività da parte della stessa Amministrazione: da una stima eseguita dal gruppo editoriale Gedi e presentata alla Camera, è infatti emerso che a Nocera Inferiore sono presenti 389 apparecchi in cui sono stati spesi, nel 2016, oltre 57 milioni di euro.

Richiamando un consolidato orientamento giurisprudenziale, il Tar di Salerno ha dunque affermato che, nonostante la liberalizzazione degli orari di aperture delle sale giochi, non risulta preclusa all’amministrazione comunale la possibilità di «esercitare il proprio potere di inibizione delle attività per comprovate esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre che del diritto dei terzi».

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