Nocera Inferiore: ennesimo allarme inquinamento

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Parlano i dati, cioè i numeri, e sottolineano ancora una volta, se ve ne fosse bisogno, lo stato di gravità della situazione. Il bollettino Arpac, come da rilevamento della centralina di via Nola, ha segnalato, giorno 31 dicembre 2018, 65 sforamenti del minimo prestabilito alla voce inquinamento da traffico.  Al 31 dicembre 2017 gli sforamenti erano stati 62, quindi c’è stato addirittura un lieve peggioramento rispetto ai già pesanti dati dell’anno scorso. Per il 2018, il mese nero è stato dicembre, la media del 27 è stata di PM10 stata tra i112 unità per metro cubo. La centralina di Nocera Inferiore è prima per sforamenti nella zona di monitoraggio. È seguita da Avellino, con 46 sforamenti, Sparanise 43 e poi Cava de’ Tirreni con 39. Le rilevazioni di via Nola sono molto superiori anche a molte fatte in provincia di Napoli. Nella classifica regionale la presenza di PM10 nell’aria nocerina si colloca al quarto posto, appena dopo i 72 sforamenti di Acerra, i 101 di Pomigliano d’Arco e i 122 di San Vitaliano. Altro che Terra dei Fuochi, qui è il caso di parlare di terra di veleni. Occorrono decisioni drastiche, sia esse comprensoriali oppure comunali o al massimo intercomunali. Così non si può andare avanti, così si va indietro: anzi si muore.

 

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