La piccola di 8 mesi morta (uccisa ?) a S. Egidio di cui apprendiamo, attoniti per l’enormita’ della tragedia, perche’ accade vicino a casa nostra (S. Egidio), perche’ chiude tragicamente all’Ospedale di Nocera, dovrebbe scatenare non rabbiosi istinti di vendetta o di sommaria verbale ferocia, quella che attraversa le nostre case prima ancora di sapere le cose. Ma farci fermare un attimo. A fare i conti con la nostra umanita’. Qualunque cosa sia accaduta davvero, anche la peggiore, anche quella cui tutti noi ora pensiamo e che gia’ filtra dai telegiornali, dovremmo capire che l’ “aberratio” e’ parte della nostra natura di essere umani, fragili, inadeguati feroci e reattivi, nei confronti di chiunque.E che su questa natura che e’ intimamente, inestricabilmente nostra quale genere umano, non avremmo bisogno di innestare quel sovrappiu’ di ferocia verbale sommaria crudelmente stupida che e’ un dato culturale del nostro superficialissimo tempo. Che si amplifica per ogni cosa, per ogni virgvla qui. Su questi social, specchio riflesso, a volte, della nostra pochezza.
Allora dovremmo ripartire da qualche consapevolezza che andiamo sempre piu’ velocemente perdendo, la virtu’ del silenzio, della riflessione sui nostri limiti umani, insuperabili se non nella capacita’ e necessita’ di tacere. A volte.
Sia percio’ ora il momento di esprimere al Sindaco di Sant’Egidio, per tutta la sua comunita’, i sensi del mio, del nostro cordoglio.
