Nazionale, la maglia verde che renderà tutti invisibili

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“La maglia verde, così come tutti i colori tenui, come grigio o il nero di notte, sono decisamente meno percepibili alla vista dei giocatori in campo, che devono individuarsi e ritrovarsi sul campo di gioco, verde, in occhiate di frazioni di secondo. La maglia verde, lo dico con certezza, penalizzerà di molto il gioco dei giocatori di Mancini, che faranno molta più fatica a ‘trovarsi’ sul prato di gioco”. Questo il giudizio dell’esperto di comunicazione, Luciano Nardi, pubblicatario e ad dell’agenzia Kube Libre, sulla scelta della nazionale che il 12 ottobre, per la sfida contro la Grecia scenderà in campo, non con il tradizionale colore azzurro ma con il verde. “Col verde giocatori meno visibili. Faranno fatica a ritrovarsi in campo. C’è vasta letteratura di marketing che lo spiega. E pure Dino Zoff… . Immaginate di entrare in un supermercato con pareti e scaffali gialli, immaginate poi di posizionare su quelle mensole dei prodotti da vendere. Qual è l’unico colore che evitereste per la confezione o il packaging dei prodotti che volete vendere?”.

“Meglio l’azzurro, il bianco o piuttosto il rosso, che fa pur sempre parte del tricolori. Colori come verde e grigio sono semmai perfetti per il portiere che essendo meno visibile dà meno punti di riferimento agli attaccanti avversari. Tutto ciò non è solo un mio parere ma è codificato in una vastissima letteratura. Molto più semplicemente ci si potrebbe rifare a Dino Zoff che, se ben ricordo, prediligeva appunto una maglia grigia o verde tenue per i motivi che ho appena spiegato”, spiega il pubblicitario.

 

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