Natale in casa Cupiello, Eduardo non c’è, Castellitto non convince

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Aria di Natale, l’atmosfera si è anticipata solo di qualche giorno, non c’è casa in cui grazie alla trasposizione cinematografica dell’opera teatrale di Eduardo De Filippo, Natale in casa Cupiello, ieri sera erano incollati alla Tv pronti ad immergersi nella quotidianità tragicomica di una famiglia della Napoli del 50 nei giorni che precedono Natale.

In una chiave ironica anche nei costumi un po’ lontanuccia dalla vecchia commedia Eduardiana.

Certo, nessuna sfida tra l’umile Castellitto e il grande De Filippo, un personaggio straordinario in questa gioielleria ricca di emozioni dove le storie,  la nostalgia dell’amore,  si cercano di ricomporre i pezzi emotivi della famiglia Cupiello.

Una serata, un anno emblematicamente sospeso dalla pandemia Covid, abbiamo ripercorso la guerra, il benessere, le storie della famiglia Cupiello, la distruzione e ricostruzione di una storia riproposta dell’icona del teatro italiano che ha unito un po’ tutti per questa nuova versione cinematografica.

Il popolo del nostro paese, tutto semplice perché alla porta è arrivato Castellitto, grandissimo attore e sorprendente in un ruolo così napoletano.

De Angelis  ci ha portato per mano, ha costruito una lingua dove i cultori hanno ritrovato nuove battute per Castellitto che si intrecciavano con le note di Enzo Avitabile, che ha revisionato alcune musiche ed ha scritto una canzone per i titoli di coda, “E duorme stella”.

Rivisitare il teatro di Eduardo è stato per tutti gli interpreti un impegno dovuto, una memoria da custodire e rinnovare una sfida sul piano del linguaggio, un meraviglioso omaggio, che resta tale.  Chapeau a tutti !!!

E duorme stella (Enzo Avitabile)

Nonostante lo scetticismo e il legame con la tradizione, è stato il programma più visto – secondo i dati Auditel dell’intero palinsesto sulla tv nazionale con uno share del 23,9 % e ben 5 milioni e 636mila telespettatori.

 

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