Napoli – Zamprotta: “La città libera e salva dall’ipocrisia”.

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Riceviamo e pubblichiamo. 

Il sociologo Carmine Zamprotta, autore del pamphlet “La città insensibile” (Graus Edizioni),
intervistato dal quotidiano Articolo21.org risponde all’accorato appello dello scrittore napoletano
Maurizio De Giovanni che, nei giorni scorsi, ha fatto seguito alla voce del proprio figlio Giovanni
che su sul social network Facebook ha sottolineato come la sua famiglia, in un solo anno, ha subito
un furto in casa, due furti di scooter, un tentato furto d’auto e una tentata rapina a mano armata e
tutti nei quartieri cosiddetti della “Napoli bene” di Posillipo e del Vomero.
Maurizio De Giovanni ha chiesto di “scendere in campo e unire le forze, per provare a cambiare
o a migliorare il senso civico della cittadinanza, perché Napoli non è una città che si abbandona”.
Carmine Zamprotta, da sempre impegnato in progetti di recupero di minori a rischio della
periferia partenopea e in passato anche come consulente del Tribunale dei minori, si è
immediatamente unito alle dichiarazioni dello scrittore con la seguente dichiarazione: “L’appello di
Maurizio De Giovanni giunge in un momento fondamentale, occorre risvegliare le coscienze di
chi vive in città, a partire da una nuova classe dirigente che operi con il contributo di
quell’intellighenzia rimasta in silenzio sino ad ora. Si, è giunto il momento di fare fronte
comune, al di là di steccati e delle poche ideologie che ancora resistono. Napoli è una città unica
nel genere, che nessuno dovrebbe abbandonare, occorre una netta presa di coscienza da parte di
tutti affinché si produca un recupero del territorio, a cominciare dalle aree poste ai margini della
città. Il riscatto sociale, politico e culturale sarà possibile solo quando tutti insieme, nessuno
escluso, decideremo di marciare nella stessa direzione. Solo allora Napoli sarà libera e salva
dalle ipocrisie”.
Sono chiare le parole di Zamprotta, l’intellighenzia napoletana deve “superare gli steccati
ideologici e camminare nella stessa direzione per salvare Napoli risvegliando le coscienze”.
Ci si auspica, quindi, la possibilità che a queste dichiarazioni ci sia un seguito concreto fatto di idee
e persone tutte unite dall’obiettivo comune che si chiama Napoli.

“La città insensibile”, Graus Edizioni, con prefazione di don Tonino Palmese, presidente della
Fondazione Polis, affronta in maniera lucida e dettagliata, le problematiche di una città
“insensibile” di fronte all’ascesa al potere della criminalità organizzata e sorda ai bisogni della
società.

Ufficio Stampa

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