Napoli: rivoluzione per video-sorveglianza

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La Prefettura, in accordo con ministero degli Interni, Regione e Comune di Napoli, ha siglato un protocollo che da’ il via ad un progetto che in meno di un anno potrebbe fare della citta’ una metropoli con ‘occhi elettronici intelligenti’. Novantadue telecamere entreranno tutte in funzione entro tre mesi tra i Decumani, quindi al centro della citta’, e al rione Sanita’, teatro delle ‘stese’ di camorra, ovvero raid intimidatori di affiliati a clan in sella a scooter che fanno fuoco in aria, terrorizzando nemici e residenti. Le stesse telecamere, con altre centinaia sparse in tutta Napoli, saranno coordinate da un’unica cabina di regia e collegate alle banche dati delle forze dell’ordine. Un allarme segnalera’ alla centrale operativa la presenza di auto e moto sospette o di interesse investigativo. Una rivoluzione in una citta’ che combatte ogni giorno contro la criminalita’ di ogni genere, infatti tali immagini potranno anche stanare i piromani o coloro che scarica rifiuti in zone di interesse ambientale. La firma questa mattina nel palazzo della Prefettura con il vicecapo della Polizia Alessandra Guidi, che sottolinea ?”valore aggiunto per le attivita’ di investigazione con un concetto evolutivo di videosorveglianza, perche’ si puo’ intervenire non solo dopo che un reato sia stato commesso ma anche prevenirlo”. Il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, spiega che il prossimo passaggio sara’ quello di coinvolgere le municipalita’ “perche’ ognuno si senta responsabile della sicurezza del proprio quartiere”. L’obiettivo infatti e’ quello di invogliare i commercianti a mettere in rete anche le loro telecamere di sicurezza interna cosi’ da aiutare le forze dell’ordine ad investigare. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistriis ritiene l’iniziativa molto efficace e spinge affinche’ i privati, ovvero i centri commerciali naturali, possano interagire con la Prefettura: “Rispetto al passato adesso possiamo dire che c’e’ coordinamento”.

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