Napoli/ Mostra d’Oltremare – Vebo 2-5 ottobre prima fiera, post lockdown

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Il salone della bomboniera, regalo e casa si presenterà con padiglioni tematici, ma dall’ente fieristico ancora nessuna indicazione sulle regole anti Covid da seguire.

Tutto pronto per l’edizione 2020 del Vebo, il salone internazionale della bomboniera, regalo, casa in programma a Napoli dal 2 al 5 ottobre. La diciannovesima edizione dell’esposizione, nonostante il difficile momento storico sanitario, si svolgerà regolarmente nel quartiere fieristico della Mostra d’Oltremare nel capoluogo campano e presenterà un format particolare.

Vebo, salone della bomboniera, regalo e casa, è la prima esposizione ad inaugurare il ciclo delle fiere autunnali alla Mostra d’Oltremare di Napoli. “Non sarà una manifestazione facile da organizzare – dichiara l’AD Luciano Paulillo – dobbiamo affrontare un protocollo nel pieno rispetto dell’emergenza Covid 19 che ci costringerà ad assumere una valutazione di gestione particolare. Basti pensare che lo stesso ente fieristico non ha ancora indicato un protocollo interno. Inoltre la nostra B2B solitamente richiede otto mesi di tempo per l’organizzazione, mentre ora la dovremmo fare in soli due mesi”.

La società organizzatrice del presidente Paulillo ha studiato un programma fieristico che terrà presente le disposizioni di gestione, e quindi secondo il protocollo delle fiere, nel pieno rispetto delle attuali regole del distanziamento. Allo stesso tempo, ha immaginato una nuova formula del salone. Le soluzioni progettate, con un’eventuale riduzione dello spazio complessivo rispetto agli anni scorsi, prevedono padiglioni tematici e percorso libero, consentendo così ai visitatori una ricerca specializzata del prodotto.

Ma non solo, le adesioni giunte ad oggi all’organizzazione indicano un cambio di tendenze: in aumento le aziende espositrici del regalo ed oggettistica, rispetto a quelle della bomboniera, con particolare attenzione alla mise en place, mentre costante, ma forse in crescita rispetto agli anni passati, la partecipazione di ditte produttrici del confetto, sempre più protagonista di momenti di degustazione, non solo in occasione delle cerimonie.

Indubbiamente l’atteggiamento imprenditoriale degli organizzatori rappresenta il progetto pilota per la stessa Mostra d’Oltremare che a tutt’oggi non sa dare indicazioni né in merito alle procedure né, soprattutto, in riferimento alle condizioni economiche da applicare agli organizzatori fieristici che comunque rischiano completamente in proprio.

Rischiare soldi, tempo, lavoro ed impegno fa parte del rischio che un imprenditore deve assumersi per sviluppare la propria impresa, ma questo non vuol dire che bisogna brancolare nel buio – continua Paulillo – avremmo bisogno di regole certe da trasferire ai nostri espositori che investono tra i 15mila e i 50mila euro per partecipare alla quattro giorni espositiva in programma dal 2 al 5 ottobre prossimo”.

La palla passa ora alla Camera di Commercio, alla Regione Campania, al Comune di Napoli, soci della MdO Spa, cercando di dimostrare, una volta tanto, capacità di gestione che non può e non deve dipendere esclusivamente dei guai dei quadri dirigenziali dell’ente fieristico partenopeo.

Piazze d’incontro allestite nei padiglioni, come veri e propri punti per favorire gli scambi di opinione e di dialogo tra le diverse categorie presenti in fiera (negozianti, rappresentanti, aziende, distributori, etc), ma anche workshop tematici, laboratori creativi, insieme alla cerimonia di assegnazione dei Vebo Award – i riconoscimenti alla produzione del settore – completeranno il calendario della quattro giorni in programma dal 2 al 5 ottobre a Napoli.

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