Napoli e le baby gang, crollano le prenotazioni nei b&b: l’appello di Abbac

32
Advertisement

Napoli città violenta, ostaggio delle baby gang: questa l’etichetta che le recenti notizie di cronaca contribuiscono ad affibbiare al capoluogo campano, con il risultato crollano le prenotazioni nei b&b e nelle strutture ricettive.
Alcuni operatori turistici del centro storico hanno lamentato la cancellazione di prenotazioni da parte di viaggiatori stranieri ed italiani, preoccupati dall’ondata di violenza esplosa in città e dal fenomeno delle baby gang.
“Siamo preoccupati, in poche ore mi sono giunte diverse segnalazioni di nostri associati gestori di bed and breakafast che lamentano di aver avuto cancellazioni proprio per i casi di violenza delle ultime settimane, così come riportati dai media nazionali ed internazionali”: così il presidente Abbac, Agostino Ingenito
“Senza demonizzare il lavoro dei media e di chi opera nella comunicazione, appare però necessario che il Comune e gli enti competenti compiano uno sforzo per rassicurare i tanti turisti e viaggiatori che hanno inteso scegliere la città di Napoli per la propria destinazione di viaggio nelle prossime settimane, evitando che vi siano speculazioni che possano compromettere l’immagine della città”.
E il pensiero va al lungo periodo di crisi avvenuto a seguito della vicenda rifiuti. “In questi due ultimi anni abbiamo registrato un aumento significativo di flussi turistici, segno inequivocabile di un’affermazione internazionale della città d’arte e delle sue bellezze paesaggistiche, dovuto a diverse ragioni, anche di congiuntura internazionale. Un trend positivo che ha consentito di far emergere nuovi segmenti economici e investimenti di privati, che hanno recuperato e valorizzato immobili ad uso turistico, garantendo inoltre occasione di lavoro per molte famiglie. Un impegno di un’importante fetta di imprenditori e cittadini, che non può essere messo in discussione da fenomeni, che seppur assai significativi, sono pure comuni in altre città italiane ed estere. Occorre che gli enti competenti condividano azioni che contrastino una falsa esposizione mediatica della città e tutelino gli operatori ricettivi e chi opera nel settore turistico”, conclude Ingenito, auspicando “un immediato tavolo di confronto per mettere in atto con Comune e Regione un’azione di contrasto e rafforzamento della promozione”.

Advertisement