Muore dopo un calvario tra tre ospedali, la famiglia sporge denuncia

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Morire dopo un calvario di circa un mese per un problema di tipo intestinale. Chiedono giustizia i familiari di Mario Barone, noto videomaker napoletano scomparso sabato all’ospedale Cardarelli. La salma è ora sotto sequestro e si attendono i risultati dell’autopsia per far luce sul decesso dell’uomo. Come raccontato dalla famiglia, nel dettaglio, tutto è iniziato lo scorso 2 ottobre, quando il celebre videomaker era stato ricoverato ed operato all’Ospedale Sant’Anna di Boscotrecase per un blocco intestinale. 

Dopo alcuni giorni i medici del nosocomio cittadino avevano riscontrato la presenza di un’infezione, probabilmente contratta durante le operazioni in sala operatoria. Da lì, il trasferimento all’ospedale san Leonardo di Castellammare. Le condizioni dell’uomo sono però andare via via peggiorando, al punto da rendere necessario il trasferimento (dopo 15 giorni) all’ospedale Cardarelli di Napoli. I medici del nosocomio partenopeo hanno fatto il possibile, ma non c’è stato nulla da fare: Barone è infatti morto poco dopo.

Ora la famiglia chiede giustizia. Partite le indagini delle forze dell’ordine, che come da prassi hanno proceduto al sequestro delle cartelle cliniche. Sarà ora l’autopsia a fare chiarezza.

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