Morte dell’agente Giuseppe Crispo, “Non credo al suicidio, riaprite le indagini”

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“Sono 26 anni che cammino con la bara di mio figlio sulle spalle”, così mamma Lucia Galluzzo a Chi l’ha visto. La madre dell’agente di polizia Giuseppe Crispo, trovato ucciso da un colpo di pistola nella caserma Ilardi di Genova ha chiesto la riapertura delle indagini sulla morte di ‘Pino’. Lei in cuor suo non ha mai creduto che suo figlio si fosse ucciso, per questo vuole dargli giustizia. I fatti risalgono a 26 anni fa. Giuseppe Crispo era stato trasferito nella caserma “Ilardi” di Genova da poco meno di 40 giorni. La sera della sua morte lo chiamarono i suoi al telefono della caserma, ma parlò al telefono anche con la fidanzata. I due si salutarono dicendosi “ti amo”. Quando lei provò a richiamarlo, rispose un collega, dicendo che Giuseppe aveva mal di pancia. Ma poco più tardi la famiglia del giovane poliziotto seppe che si era suicidato con un colpo di pistola dritto in fronte mentre i colleghi lo credevano in camera ad ascoltare la radio. Per l’inchiesta ufficiale il 19enne si suicidio per un litigio con la fidanzata.

 

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