Milano: punita dai genitori pakistani per aver accarezzato il cane della vicina

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Ho solo accarezzato il cane di Patrizia ma mi sono poi scordata di lavare le mani, e per questo mia mamma e mio padre mi hanno messo in castigo, non mi hanno picchiato ma mi hanno detto che il cane è un animale impuro e che non devo accarezzarlo“.

Sono le parole che Lorenzo Croce, presidente di AIDAA, ha sentito al telefono questa mattina dalla voce di una ragazza italiana di origini pakistane. Quindici anni, di religione islamica e residente in un paese alla periferia di Milano, ha chiamato il numero amico di AIDAA per raccontare tutto il suo sgomento per la decisione dei genitori di metterla in punizione (non potrà usare lo smartphone per due settimane) per aver accarezzato ripetutamente il labrador della vicina di casa e poi non essersi lavata le mani.

Casi come questo succedono piu spesso di quanto crediamo tra le mura domestiche- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA – noi abbiamo rispetto per le credenze religiose di ciascuno, ma oramai molti di questi giovani ragazzi nati in Italia vivono secondo usi e costumi della nostra società, non vogliamo certo farne un caso nazionale, ma sicuramente vale la pena cercare un confronto con la famiglia, per questo domani mi recherò a casa di questa ragazza per parlare con i genitori e per portare il nostro punto di vista sulla questione“.

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