Migranti: nel salernitano cittadini onorari 13 bimbi extracomunitari

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Tra i 13 piccoli neo-cittadini onorari di Ceraso c’e’ anche una bambina “nata, solo dieci giorni fa, all’ospedale di Vallo della Lucania”. Da qui, il rammarico di Maione: “Non possono non avere diritti, non possono essere diversi dai miei figli e da quelli di altri cittadini. Non possiamo essere neutrali, non possiamo stare zitti e ognuno deve fare la sua parte su questo tema”. Per il sindaco, il conferimento della cittadinanza onoraria e’ anche “un modo per dire ‘no’ al decreto Salvini che abolisce lo Sprar, che e’ quello che stiamo facendo a Ceraso e che funziona, e potenzia i centri di accoglienza che sono l’aspetto piu’ problematico del fenomeno, quello che desta piu’ reazioni da parte dei nostri concittadini”. Si dice “contento” della totale mancanza di dimostrazioni di contrarieta’ a Ceraso i cui abitanti li definisce “maturi” e “per questo siamo riusciti a fare tanto”. Intanto, prosegue il progetto Sprar, “autorizzato dal ministero dell’Interno” che prevede che gli extracomunitari prestino la loro attivita’ per lavori sociali. “Le donne puliscono il Comune e gli edifici pubblici, gli uomini lavorano con gli operai nel Comune, nella sistemazione del verde pubblico, tinteggiano ringhiere, palizzate”, conclude Maione che rimarca di aver regalato, durante la cerimonia, “la Costituzione italiana ai bambini e alle loro famiglie

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