Mi consenta: Mertens e l’entrata a vuoto di Eziolino

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Fa la differenza, persino più di Insigne e Callejon. Si chiama Mertens, non Martens, come continua a chiamarlo Eziolino Capuano nei salotti di opinionisti Napoli. Eziolino qualche anno fa disse che Martens non avrebbe giocato più di otto partite da titolare. Evidentemente si riferiva a Freddy Martens, gran ciclista-velocista di lustri fa. Mertens di partite ne ha fatte tante, lasciando sempre il segno, prima con Benitez e poi alla grande con Sarri. Ma la forza degli opinionisti sta nel buttarsi a tuffo sul concetto estremo. In questo Capuano non s’è inventato niente. Ricordiamo qui Altafini coi suoi gollazzo, Gianni Di Marzio, detto la Chiacchiera, ma anche Tascone e Fedele, la buonanima di Rambone, De Maio e una coda di cavalluccio che mi ricorda la meglio età. Nel calcio siamo tutti dei mancati Maghi Otelma. Chi non gradisse, si tenesse pure l’ammorbante Zaccheroni di questi tempi. Vado intanto a predirvi il passato, meno rischioso: il campionato dell’anno scorso lo vince la Juve.

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