Mercato San Severino. Stanziati duecentomila euro dalla Regione Campania

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Lo comunica l’assessore al turismo, politiche culturali e politiche scolastiche, Vincenza Cavaliere

“Il decreto dirigenziale regionale con l’approvazione della graduatoria finale” – chiarisce –“è stato pubblicato ieri, 15 luglio 2019, sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, a seguito del completamento dei lavori da parte della commissione di valutazione. Parliamo della partecipazione del nostro Comune ad un avviso pubblico del maggio 2018, dedicato ad opportunità di finanziamento specifiche, per santuari della Campania. Con questo atto la Giunta Regionale ha inteso avviare un programma di interventi, a valere sul Por Campania 2014-2020, finalizzati alla riqualificazione ed alla messa in sicurezza, per favorire il flusso dei pellegrini anche in aree ancora da sviluppare in ambito di turismo religioso.”

“È un risultato di grande rilevanza” – aggiunge il Sindaco Antonio Somma – “considerato il novero delle altre strutture beneficiarie di finanziamento. Ciò ci onora, perché Mercato San Severino dimostra di essere, con i suoi complessi, nel gotha di un circuito ricettivo turistico-religioso di primo piano. La somma che sarà stanziata permetterà intervento di restauro, riqualificazione, valorizzazione e musealizzazione, interamente coperto con fondi regionali”.

“ L’iniziativa” – prosegue – “si inquadra in un ben più articolato progetto, denominato “Mercato S. Severino, Holy Trinity. The evangelical model of the SdD Maddalena Fezza”, senza alcuna spesa per il bilancio comunale, realizzato congiuntamente al delegato regionale per i santuari della Campania Mons. Raffaele Russo. Un Accordo di Rete che ha visto il coinvolgimento di diversi attori, tra cui la compagnia aerea low cost Ryanair, l’emittente televisiva Tele-diocesi Salerno e l’Università degli Studi di Salerno. Fondi destinati a siti considerati depositari di culti di consolidata tradizione, mete di antichi percorsi di pellegrinaggio od a luoghi di culto che abbiano presentato istanza di riconoscimento come Santuario parimenti depositari di culti di consolidata tradizione. Il nostro Convento di Ciorani, della cui storia andiamo orgogliosi e cui la chiesa della Santissima Trinità è annessa, appartiene appunto a questa fattispecie.”

“La realizzazione del complesso” – chiude Somma –“ risale al periodo della venuta di S. Alfonso a Ciorani nel 1734, su invito del reverendo Andrea Sarnelli, a seguito del quale, dall’anno successivo, il Santo avviò la fondazione del convento dell’ordine del SS. Redentore. Quasi contemporaneamente, su progetto dell’architetto Cimafonte, si avviò l’edificazione della chiesa (il cui prospetto è simile a quello della chiesa di S. Antonio, al capoluogo), ultimata nel 1768 : a suggello, una lapide sul frontespizio e la dedica all’arcivescovo Sanchez de Luna. Il complesso, con pianta a croce latina e volta a botte, fu danneggiato dal terremoto del 1980 poi restaurato. La cappella a sinistra è dedicata al beato Gennaro Sarnelli.”.

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