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venerdì, 29 Marzo 2024
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MATTARELLA A NAPOLI, TRA PASSATO E PRESENTE

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Viaggio sul treno storico sulla linea Napoli-Portici per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha raggiunto la stazione di Portici-Ercolano per la cerimonia per i 180 anni della linea ferroviaria più antica d’Italia. Il Presidente è salito a bordo del treno storico alla stazione di Napoli Centrale, in piazza Garibaldi. A bordo sono presenti anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il prefetto di Napoli, Carmela Pagano.

IL RICORDO  DEGLI AGENTI UCCISI. «La nostra vita procede e si sviluppa attraverso l’azione quotidiana di tante persone sconosciute, servitori dello Stato e della nostra comunità, come i due agenti della Polizia di Stato assassinati ieri a Trieste». così il Presidente ricordando quanto avvenuto ieri nella Questura di Trieste. Questo applauso «di affetto, riconoscenza e dolore esprime il sentimento del Paese». «Sono queste – ha aggiunto – le persone che sviluppano il nostro Paese».

 

RINGRAZIAMENTO AI FERROVIERI. Ha voluto rivolgere un particolare «ringraziamento ai ferrovieri» il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prendendo la parola durante la cerimonia per i 180 anni della ferrovia Napoli-Portici, tenuta nel piazzale antistante la stazione Fs di Portici-Ercolano. «Questi 180 anni – ha detto Mattarella – segnano la storia che ha accompagnato il nostro Paese e la sua evoluzione, e i ferrovieri sono stati i protagonisti di questo versante della nostra vita collettiva, di questo importante versante della nostra vita. Servitori dello stato, della comunità nazionale. Sono queste le persone che sviluppano il nostro Paese, i ferrovieri sono tra le persone che hanno contributo, contribuiscono e contribuiranno alla vita della nostra società». Per questo Mattarella ha voluto «ringraziare i ferrovieri per quanto fatto e faranno nel nostro Paese. L’azienda ha segnato un grande risultato, ha grandi prospettive di sviluppo e di avanzamento, ma tengo a sottolineare che questo è possibile per la sagacia degli amministratori, l’impegno delle istituzioni ma soprattutto per l’impegno quotidiano dei ferrovieri, a loro ripeto grazie», ha concluso Mattarella.

GLI STUDENTI CANTANO L’INNO DI MAMELI. L’Inno di Mameli cantato a cappella dal coro del Liceo Silvestri di Portici ha accolto l’arrivo del Presidente alla stazione Fs di Portici-Ercolano. Mattarella ha raggiunto la stazione a bordo dello storico treno presidenziale che ha percorso la linea che il Re Ferdinando II di Borbone inaugurò il 3 ottobre 1839 con il primo viaggio in treno della storia della Penisola. Presenti alla cerimonia il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, l’amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane nonché presidente della Fondazione Fs Italiane, Gianfranco Battisti, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il prefetto di Napoli Carmela Pagano. La linea Napoli-Portici, 7,5 km, primo tracciato ferroviario della Penisola, univa Napoli al Granatello di Portici. Il tragitto, inaugurato 22 anni prima dell’Unità d’Italia, fu percorso in 11 minuti da due convogli, ciascuno composto da 2 locomotive gemelle, la Bayard e la Vesuvio, un tender e nove vagoni in grado di ospitare oltre 250 persone. La prima ferrovia, realizzata in circa 3 anni, rientrava nel progetto previsto per collegare la Capitale del Regno con Nocera e Castellammare, per estendersi poi fino a Salerno.

LO STRISCIONE A NAPOLI. «Qui giace sepolta dalla vergogna italiana la prima ferrovia. 3-10-1839». E il testo che si legge sullo striscione esposto su muro di cinta che circonda il rudere della stazione Bayard di Napoli, antico capolinea della Napoli-Portici. Sullo striscione, il cui testo è tradotto anche in inglese, è esposta anche una bandiera con la scritta “Nazziona Napolitana Indepennente” su campo giallo e rosso, colori della città di Napoli, e uno stemma con il cavallo antico simbolo della Provincia di Napoli e oggi della Città Metropolitana di Napoli. La stazione Bayard, inagibile da tempo dopo i danni causati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e dal terremoto del 1980, oggi è ridotta a un rudere e non è visitabile. All’altro capolinea, la stazione di Portici-Ercolano delle Ferrovie dello Stato, dove si celebrano oggi i 180 anni dell’inaugurazione della linea ferroviaria, costruita in quello che all’epoca era il Regno delle Due Sicilie.

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