Maria Giovanna Dainotti vincitrice del Premio “Cavesi nel Mondo”

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E’ l’astrofisica Maria Giovanna Dainotti la vincitrice della XVII edizione del Premio “Cavesi nel Mondo”. Il prestigioso riconoscimento verrà consegnato durante la Cerimonia di conferimento in programma domani alle ore 10 nell’Aula Consiliare di Cava. Il Premio viene conferito ai cittadini cavesi che con le loro opere ed attività hanno reso lustro alla città natale a livello nazionale ed internazionale e/o abbiano agito nell’interesse della Comunità locale. Requisiti ampiamente soddisfatti da Maria Giovanna Dainotti, che raccoglie così il testimone da Mario Avagliano, vincitore dell’ultima edizione (2016).

Nata a Salerno l’11 aprile 1978 ed attualmente residente a Stanford in California (USA), la scienziata cavese, coniugata con Vincenzo Senatore, nel 2005 si è laureata in Fisica, con indirizzo astrofisico, presso l’Unisa. Dopo aver conseguito nel 2008 il Dottorato di Ricerca Internazionale in Astrofisica Relativistica, ha lavorato come ricercatrice e visiting scientist presso le Università di Harvard, Leicester e Tokyo, per poi essere dal 2009 al 2012 Postdoctoral Research Assistant presso l’Osservatorio Astronomico dell’Università Jagellonica di Cracovia in Polonia. Università nella quale dal 2012 a tutt’oggi è inquadrata come Assistant Professor, pur svolgendo attività in molte altre sedi universitarie grazie a borse di studio e ricerca ed a rilevanti premi internazionali. Diventata Ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, nel febbraio 2015 si è trasferita a Stanford per fruire della borsa di studio Marie Curie presso la Stanford University.

Tra i numerosi riconoscimenti conseguiti spiccano il Premio L’Oreal Italia per le Donne e la Scienza (2012), l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per meriti scientifici (2013), la Borsa Fulbright Scholar a Stanford University (2013) e la Fellowship Japan Society for the Promotion of Science (2013), considerata la più prestigiosa tra le borse di studio asiatiche. Referee di autorevoli riviste del settore e redattrice degli atti di numerosi convegni e conferenze tenutisi in prestigiose sedi universitarie ed associazioni internazionali, nel 2016 Maria Giovanna Dainotti si è imposta all’attenzione internazionale per i suoi studi sui lampi di raggi gamma, i cosiddetti GRB (Gamma Ray Bursts), che costituiscono i più potenti eventi ad alta energia noti e la cui ricerca approfondita potrebbe consentire di ricostruire la storia dell’espansione dell’universo.

E’ questo l’obiettivo di un gruppo internazionale di ricercatori guidato proprio dall’astrofisica cavese, la quale con due importanti studi pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche ha identificato la causa finora sconosciuta di alcune rare esplosioni di stelle ai confini dell’universo. In particolare, riuscendo tali esplosioni ad emettere in pochi secondi quello che il nostro Sole emette in tutta la sua vita, i GRB possono essere in principio usati come candele standard per tracciare l’evoluzione dell’universo. E ciò in virtù di una correlazione fra tre dei parametri che li caratterizzano, nota come “Correlazione Dainotti” proprio in omaggio alla scienziata metelliana.

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