L’impatto attuale delle Fonderie Pisano sul territorio è inferiore rispetto a quello di altre fonti inquinanti. È quanto emerge da uno Studio sulla dispersione degli inquinanti in atmosfera commissionato dai vertici dell’azienda salernitana all’Università Parthenope di Napoli e condotto dal rettore dell’Ateneo, Alberto Carotenuto con il professor Francesco Colangelo come consulenti scientifici. Le analisi sono state condotte sull’attività monitorata da Arpac rispetto alle concentrazioni di PM10 e di PM2.5, le cosiddette polveri sottili negli anni 2016, 2017 e 2018. E secondo quanto scrivono i due consulenti “dalla valutazione cumulativa degli impatti si evince un contributo determinate da altre attività di origine antropica. Questi contributi di notevole entità (traffico autostradale, traffico della SS 88, altre attività industriali, riscaldamento domestico) vanno a incidere in un’area caratterizzata da una configurazione geomorfologica molto particolare ed estremamente urbanizzata”.
fonte LA CITTA’