L’Italia ai giorni dei Conte

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Uno è foggiano e si tinge chiaramente i capelli, fin troppo. L’altro è leccese e i capelli li ha fin troppo piantati. Sono i giorni dei Conte, in attesa di possibili rese dei conti, nella politica come nel calcio. Giuseppe Conte, il foggiano, gode improvvisamente di una popolarità immensa. Dopo esser stato per mesi il premier invisibile, ha messo Salvini nell’angolo e si prepara ad un’altra stagione da protagonista, come possibile premier visibile di un’altra maggioranza o come commissario europeo indicato dal prossimo governo dai colori cambiati. Antonio Conte, il leccese, si gode il ritorno da star in Italia. Dopo essere stato per anni, da calciatore e da allenatore, il simbolo della spietata juventinità, ha cambiato già maggioranza, quella del pallone, passando all’ex nemica Inter e tessendo la tela della rivalsa con enorme dispendio di capitali cinesi. Puglia diversa ma identica voglia di rimanere alla ribalta, da vincitori e non da semplici partecipanti. E’ l’Italia del momento, con un cognome che unisce due passioni nazionali, particolarmente alimentate dai discorsi da bar, politica e calcio, roba che riempie di chiacchiere ogni tavolino.

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