L’intervento di Dio nella Storia

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Chi crede ha per la Madonna una particolare attenzione, non a caso si è soliti attribuire a figure religiose l’appellativo di “mariano”, proprio per indicare la particolare dedizione rivolta alla Madre di Gesù.

Il Santo Giovanni Paolo II è stato uno dei papi che ha mostrato di avere nei riguardi di Maria un pieno affidamento, tanto da spingerlo a scegliere come motto del Suo pontificato l’espressione Totus Tuus (Tutto di Maria).

Sono ben 103 gli anni delle apparizioni a Fatima di Maria Santissima, e nel mese di maggio a Lei dedicato, è possibile visionare  il docufilm “Fatima. L’ultimo mistero” prodotto dalla Goya Productions in Spagna.

Il documentario è stato diffuso in venti Paesi tra cui l’Italia, e mostra la continua lotta tra il Bene e il Male che si realizza nelle azioni individuali e si ripercuote sull’intera collettività.

La professionista cinematografica agnostica, che con scetticismo, ha accettato di montare il docufilm su Fatima ha vissuto, a suo dire, un’esperienza impressionante che le ha permesso di riconsiderare in una nuova chiave riflessiva le apparizioni mariane e il loro intreccio con la storia umana.

Diverse sono state le profezie avvenute a Fatima (Portogallo) nel 1917, raccolte dai tre pastorelli in un clima e in un luogo decisamente anticlericali.

Eppure nel giro di poco tempo, la regione divenne la meta di pellegrinaggi spontanei che diedero luogo a conversioni di massa.

La Madonna nelle sue apparizioni affermò che nel Portogallo si sarebbe sempre conservato il dogma della Fede; e così è stato quando nei due decenni successivi, nella Spagna l’anticlericalismo determinò la guerra civile che non riuscì a favorire l’ascesa del comunismo anche nel vicinissimo Portogallo.

Esiste un legame stretto tra le apparizioni mariane e il ruolo della Polonia nel XX secolo, che passa per l’ispirazione delle Milizie Mariane di San Massimiliano Kolbe; le visioni di Santa Faustina Kowalska; la richiesta respinta dal cardinale Wyszynski di consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria durante il Concilio Vaticano II; e la terza profezia di Fatima che coinvolge direttamente San Giovanni Paolo II.

Nel 1942, il venerabile Papa Pio XII, consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria evitando riferimenti alla Russia e senza la comunione dei vescovi; il gesto ebbe effetti importanti per i credenti: la supremazia di Hitler e dei nazisti decadde modificando la sorte degli eventi.

Anche il comunismo si eclissò in concomitanza della solennità dell’Immacolata, l’8 dicembre del 1987, quando Reagan e Gorbaciov firmarono per il blocco delle armi nucleari a medio raggio, e nel 1991, nella medesima ricorrenza, si decretava la dissoluzione dell’Unione Sovietica.

Nel documentario si sostiene che la profezia della conversione della Russia sia già avvenuta, se si considera la rinascita religiosa avvenuta con Vladimir Putin, e l’incontro tra Papa Francesco e il patriarca Kirill nel 2016 rappresenti, anche questo, il riflesso delle profezie mariane nell’imminente periodo storico.

Un’altra particolarità riguarda le relazioni tra musulmani e cristiani: Fatima è il nome della figlia di Maometto e anche quello di una giovane donna araba, resa prigioniera nel XII, convertitasi a Gesù, che ha poi dato il nome al luogo delle apparizioni, attualmente visitata da numerosi musulmani.

 

 

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