L’EDITORIALE – LA POTENZA DI FUOCO, GLI IMBARAZZI E I SILENZI

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Il Governo, magari con enfasi superiore alla media che il momento richiede, annuncia la potenza di fuoco tra garanzie, prestiti e altri decreti dietro l’angolo. Conte recita alla perfezione il ruolo di leader di guerra, sempre elegante anche se col vero colore dei capelli che comincia ad emergere. I ministri l’assecondano. Il copione è ovviamente scritto da Casalino, l’ex Grande Fratello che ha fatto carriera – a noi era più simpatico Taricone buonanima. Uno spettacolo che tutto sommato regge. Mentre cala d’interesse, onestamente, il rito delle 18,00 con bollettino. Numeri decifrabili fino a un certo punto, Borrelli cortese ma chiuso a riccio su determinate domande, gli esperti di turno che faticano con giornalisti ormai non più timorosi come nelle prime settimane.

Dal nazionale al regionale, De Luca ovviamente regge la scena alla grande, ogni uscita uno spettacolo, indice di gradimento notevole, dimostrato persino dai tanti video che lo canzonano. L’ex professore di filosofia, che il prossimo 8 maggio spegnerà la candelina numero 71 – mi raccomando nessuna festa è autorizzata altrimenti veniamo con il lanciafiamme – ha una dimestichezza notevole con la comunicazione.

Cosa quest’ultima che invece manca alla stragrande maggioranza dei sindaci delle nostre zone. Alcuni vanno a ruota di De Luca, altri vorrebbero farlo ma non possono. Nel frattempo danno vita a post e video decisamente di livello medio-basso, con imperativi, con cambiamenti di idee repentini, con la stampa di banconote, gli ordini di spesa. Appena qualcosa non va come pretendono, eccoli gridare alle fake news oppure gareggiare al contagiato di meno rispetto agli altri. Alcuni di loro hanno varato regole per il Buono Spesa addirittura più complicate di quelle in vigore per i playoff del campionato calcistico di Serie C. Comprendiamo il momento ma…

Infine i Prefetti, ovvero l’istituzione che rappresenta il Governo sui territori locali, istituzione che resista da secoli a qualsiasi cambiamento. Da loro non ci aspettiamo spettacoli e dichiarazioni su dichiarazioni. Ma almeno comprendere se e come sono presenti, se e come operano, che ne pensano dello spettacolo dei sindaci e così via.

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