L’EDITORIALE – DIETRO L’ANGOLO, LA CONVIVENZA…

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L’ha detto Conte, sulla base di quel che gli riferiscono scienziati e medici. Il prossimo step italiano, una volta superata la fase della vera e propria emergenza sanitaria, sarà quello della convivenza col virus. In poche parole, quando torneremo in strada o nei luoghi di lavoro, di svago, di pranzo e di divertimento dovremmo farla con gradualità e soprattutto con molta attenzione, evitando contagi di ritorni e comportamenti sconsiderati.

Sia chiaro a tutti, fin da oggi. Il virus ha già cambiato e cambierà ancora le nostre vite, non solo in termini economico-finanziari. A livello psicologico, ma anche nei comportamenti quotidiani e nei rapporti sociali, saremo tutti diversi, più accorti, leggermente impauriti, magari anche più responsabili pensando alle conseguenze.

Ci vorrà molto tempo per buttarsi tutto alle spalle, per ricordare con meno dolore, la battaglia sarà lungo, magari solo la sicurezza di un vaccino – quando arriverà – potrà risollevarci finalmente l’umore.

Ma bisogna pur vivere. E vivremo. Torneremo a tifare per la nostra squadra del cuore, al cinema o a teatro per distrarci e quando sarà possibile riusciremo persino ad organizzare la pizza con gli amici. Però questo tempo va aspettato con pazienza e con comportamenti idonei fino al quando non arriverà. Probabile, anzi quasi certo, che la riapertura alla vita sia calendarizzata. Prima le attività produttive e determinati uffici pubblici, poi tutto il resto, scuola compreso. Intanto continuiamo a distanziarsi socialmente, per dirla in maniera tecnica, e col nostro distanziarci avviciniamoci idealmente, ogni giorno di più, a chi combatte in trincea, lo dobbiamo all’Umanità che regge il peso del dolore.

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