L’Editoriale – Conte tirato per la giacca mentre la gente scende in strada a correre

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L’ultimo intervento televisivo di Conte ha provocato un coro di scontenti. Tutti cercano di tirare il premier per la giacca, con rimostranze politiche o di categoria, non un gran spettacolo, l’unità d’intenti sembra sfaldarsi giorno dopo giorno, effetto tipicamente italiano di un’emergenza per forza di cose prolungata.

La Chiesa, i congiunti con fidanzati e amanti, il calcio, le regioni, gli industriali, le famiglie, i veri pezzi di maggioranza, quelli del turismo e delle spiagge, il piccolo commercio. Nelle ultime ore si sono moltiplicate le voci alzate, che pretendono maggiori aperture o maggiori contributi. Un vero e proprio bordello mediatico, confidiamo nella saggezza di Conte nel non lasciarsi troppo influenzare da qualcosa che era nell’aria, un virus nel virus.

Intanto ieri è stato il lunedì del di nuovo in strada, fin troppi dalle nostre parti, ma non per andare nei negozi nuovamente aperti, al massimo c’è stata la chiamata per la pizza a domicilio. In strada per correre, con poco rispetto di distanze. Siamo un popolo fondamentale allergico alle regole, solo la paura fin qui c’ha consentito di rispettarle, la conclusione sugli italiani è amara ma decisamente realistica.

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