IO LA PENSO COSI’- IL VENERDI’ SANTO E PAGANI, SECONDO ANNA ROSA SESSA

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Abbiamo chiesto ad Anna Rosa Sessa di tornare al suo antico amore, la scrittura. Leggete e provate le emozioni che suscitano queste parole 

 

Il venerdì Santo dell’anno 2020 è il venerdì Santo dell’umanità intera, da mesi ormai messa a dura prova da un nemico invisibile che si chiama Coronavirus. Un venerdi di “passione” che ci invita a cercare di guardare con speranza al futuro perché dopo la morte c’è la Resurrezione della domenica di Pasqua. Ed il venerdì Santo della città di Pagani, il mio venerdì “santo”, quest’anno,avrà un sapore ancora più amaro. Avremmo accompagnato tutti insieme, come sempre, come ogni anno, il passaggio del Cristo morto seguito dall’Addolorata per tutte le strade della città fino ad approdare in Piazza Corpo di Cristo dove le porte della Chiesa Madre si chiudono alla Madonna che é costretta a tornare indietro senza suo figlio. Una suggestione che si rinnova da secoli che, per noi paganesi, non è solo una tradizione ma un vero e proprio rito. Perché ognuno la vive a modo suo, con i suoi dolori che si amplificano ma anche con le sue speranze che si affidano a quel Cristo immolatosi sulla croce per noi, per amore verso i suoi figli.
Quest’anno sarà tutto diverso. Ognuno di noi vivrà questo giorno solenne a casa per debellare un virus che ci sta provando nel fisico, nella mente ma soprattutto nel cuore. Ma dal venerdì Santo, questo venerdì Santo che avremmo tanto voluto vivere per le strade della nostra città, nel rispetto delle nostre tradizioni, sono sicura partirà un nuovo percorso. Perché questo periodo parlerà direttamente alle coscienze di ognuno di noi, uomini, donne, cittadini, rappresentanti delle istituzioni che sapranno interrogarsi e migliorarsi. E soprattutto sapranno lottare per l’affermazione di quei principi di solidarietà che, in questi giorni, in queste settimane, sono esplosi nel ventre della nostra città. Quello viscerale, quello che risponde quando l’altro chiama , quello che ci fa sentire comunità e ci fa riappropriare dell’orgoglio di essere paganesi. Perché il cuore del popolo paganese non ha pari.

ANNA ROSA SESSA

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