Il Vangelo del 15 luglio

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,24-33. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone;
è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati;
non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli;
chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

La Meditazione : Beato Charles de Foucauld

Io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori » (Mt 5,44)

«Appena vi sarete dichiarati miei servi, bisogna che vi aspettiate di essere perseguitati. Io sono stato perseguitato durante tutta la mia vita. Alla mia nascita, Erode volle farmi perire; appena ho cominciato a predicare, i miei concittadini vollero uccidermi; appena scampato dalle loro mani, mi sono dovuto confrontare con i tranelli dei farisei e di Erode [Antipa] che mi perseguitarono di città in città e tesero ogni giorno nuove trappole, per tre anni, per farmi morire…

«Bisognerà che riceviate le persecuzioni con gioia, come segni preziosi di somiglianza con me, come imitazione del vostro Prediletto; sopportarle con calma, sapendo che vi succedono perché io le permetto, e che vi toccheranno nella misura in cui lo permetterò, infatti nemmeno un capello del vostro capo perirà senza il mio permesso… Accettarle… accogliendo come benvenuto quanto vi succede, poiché tutto quello che vi succede produce, in un modo o nell’altro, la gloria di Dio. Sopportarle con coraggio, offrendo a Dio le vostre sofferenze come un sacrificio in olocausto per la sua gloria… Sopportarle pregando per i vostri persecutori poiché sono figli di Dio, e Dio vuole la loro salvezza, e io darò il mio sangue per salvarli. Io vi ho dato l’esempio di pregare per tutti gli uomini, per i nostri persecutori e i nostri nemici»

 

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