Gragnano, la presidentessa Ilaria getta la spugna

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Ecco l’annuncio di Ilaria Sonnino

“Sembra passata un’eternità eppure era solo ottobre quando ho assunto la presidenza di questa squadra prefiggendomi l’obiettivo prioritario di restituire ai gragnanesi la possibilità e l’onore di avere una squadra, che vanta ottant’anni di storia, per la quale tifare come ai vecchi tempi. Ho fatto tutto ciò che ho potuto per “ripulire” il titolo, per ridare al nostro blasone il lustro che merita. Ho cercato in più occasioni il dialogo con tutti, di progettare e riprogrammare ma, a questo punto, mi duole dire che tutti gli sforzi profusi per la causa non sono stati sufficienti.

Le difficoltà maggiori sono state brillantemente superate, la squadra è solida e forte ma questo non basta… il calcio non è fatto solo di vittorie in campo ma di tante altre cose che ad oggi stentano a decollare. Assisto ancora ad un forte disinteresse e ad un mancato e concreto sostegno da parte di chi, anche in passato, si professava amante della maglia e dei valori che essa rappresenta. Pertanto non reputo più opportuno continuare a ricoprire la carica di presidente ma più giusto proiettare le mie energie a sostegno della squadra da tifosa numero 1 quale sono sempre stata.

È dunque con enorme rammarico che comunico ufficialmente le mie dimissioni da presidente dell’ASD Città di Gragnano, certa che dopo di me non tarderà ad arrivare una persona che potrà continuare egregiamente il lavoro svolto finora. Ringrazio chi ha creduto in me sin dal primo giorno, chi mi ha dato la possibilità di lottare per riportare il calcio pulito a Gragnano. Ringrazio tutta la nuova squadra che da dicembre ha abbracciato questo progetto con spirito di sacrificio, mantenendo sempre alto il loro valore! Ringrazio tutti gli amici che mi hanno sempre detto che solo una donna avrebbe potuto dare un volto pulito a questa società. Auguro il meglio ad ognuno di noi, tenendo sempre presente l’obiettivo salvezza perché, come mi ha insegnato una persona a me molto cara, “non si è dato nulla finché non si è dato tutto!”.

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