Giallo a Portici. 18enne giù dalla finestra, indagate tre amiche

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Tutti credevano alla tesi il suicidio, ma intorno alla morte di Roberta Scarcella la 18enne di Portici deceduta in seguito alla caduta dal balcone della sua abitazione in via Cellini nel settembre del 2012, sono nate nuove ipotesi. Per questo, per ciò che è avvenuto quella notte, sono state indagate tre amiche di Roberto che si trovavano con lei dopo essere stati insieme in discoteca. Per due volte la Procura di Napoli ha chiesto l’archiviazione il fascicolo, rigettata dal pm. Saranno adesso i periti a dare al giudice una relazione, esperti di ingegneria e medicina legale che dovranno dire se la caduta del corpo dal sesto piano è avvenuta in seguito a una spinta o in maniera naturale. Tutto è stato generato da alcune discrasie fornite dalle amiche di Roberta nelle testimonianze, così come è un giallo anche la presenza di una scarpa della vittima che era sulle scale e non accanto al cadavere. Una condomina invece, ha raccontato di una lite. Roberta, quella sera aveva saputo che il suo ex fidanzato aveva iniziato un’altra relazione, bevendo qualche bicchiere di troppo. Secondo una delle ricostruzioni dei testimoni, Roberta si era seduta sul davanzale dando le spalle alla finestra, ma questo solo per una sola delle sue amiche, mentre le altre due raccontarono che Roberta si era lanciata in avanti, facendo leva con i gomiti e le braccia. Inoltre, pare che una delle amiche avrebbe cercato di fermare la vittima afferrandola per le gambe e i fianchi. Una vicina racconta, invece, che nella lite tra amiche fu urlata la frase “il problema non l’ho creato io che sono adulta, maggiorenne e vaccinata” così come la frase di un amico del gruppo che durante le indagini aveva detto: “Allora entra in auto che ne parliamo dopo”. Un vero e proprio giallo sulla morte della 18enne, che dopo 6 anni e mezzo può far venire fuori la verità.

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