Fotografano il voto in cabina: 2 denunciati tra Battipaglia e Giffoni

E sempre a Battipaglia un uomo ha votato in una sezione diversa dalla sua

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Sorpreso a fotografare il voto in cabina, è stato denunciato a piede libero dalla polizia. E’ accaduto nel comune di Battipaglia, nel seggio elettorale di Belvedere. A comunicare l’accaduto lo stesso presidente di seggio. L’uomo avrebbe utilizzato il suo telefono cellulare, poi sequestrato dagli inquirenti. La commissione ha invece provveduto ad annullare il suo voto. L’attenzione nel comune salernitano è massima, in ragione del monito del presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, che nella lista di “impresentabili” ha inserito ben dieci candidati del comune di Battipaglia. L’uomo, dopo le formalità di rito, rischia ora un’incriminazione per voto di scambio.

Sempre a Battipaglia, nella sezione numero 8, un elettore è riuscito a votare in una sezione dove non risultava iscritto. Anche in quel caso, il suo voto è stato annullato e cancellato dalla sezione, probabilmente indicata per errore.

A Giffoni Valle Piana, un altro cittadino è stato sorpreso a fotografare la scheda dopo aver espresso la sua preferenza. Sul posto sono giunti i carabinieri, che hanno sequestrato cellulare e denunciato a piede libero l’uomo. Il suo voto è stato regolarmente annullato.

Anche a Castellabate il medesimo episodio. Nel seggio numero 3, presso la frazione Santa Maria, un elettore è stato beccato a fotografare la sua scheda elettorale. Ad accorgersene è stato il presidente di seggio, attirato da un rumore strano avvertito dietro la cabina. Quel rumore altro non era che la fotocamera del cellulare con il quale l’uomo voleva immortale il suo voto. Sul posto sono giunte le forze dell’ordine, che hanno provveduto a verbalizzare le generalità del cittadino, per poi denunciarlo.

A Montesano sulla Marcellana invece, un elettore di 40 anni è stato sorpreso a fotografare la sua scheda elettorale. La segnalazione ai carabinieri è stata fatta da uno dei presenti, che nel verificare il contenuto del suo cellulare, hanno poi trovato la foto al voto. Quest’ultimo, non è stato convalidato e al cittadino è stato impedito – in tempo – di inserire la sua preferenza nell’urna. L’uomo è stato deunciato per aver violato la legge sulla segretezza dell’espressione del voto.
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