Ferrovia Eboli-Calitri: un progetto contro lo spopolamento delle Aree interne

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Al Comune di Eboli, presso l’Aula Consiliare “Isaia Bonavoglia” si è svolto il convegno “Ferrovia Eboli – Calitri: un progetto contro lo spopolamento delle Aree interne”. I sindaci di Eboli Massimo Cariello e di Calitri, Michele Di Maio, hanno sottoscritto il documento unitario per realizzare l’importante progetto con il treno Intercity di nuova generazione, che collegherà i due mari con una bretella di 35 chilometri. Hanno aderito i sindaci della Valle del Sele e Alta Irpinia.

Fondamentale il contributo del Comitato Ferrovia Eboli – Calitri rappresentato dal portavoce Giacomo Rosa. Presenti anche il senatore Francesco Castiello, il consigliere regionale Francesco Todisco, gli l’ex deputati Enrico Indelli ed Antonio Cuomo. Adesso si attende di reperire i primi finanziamenti con lo studio di fattibilità da realizzare con la Regione Campania. Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello sostenuto dalla sua maggioranza, con la presenza degli assessori alla cultura, Angela La Monica, all’ambiente, Emilio Masala ed i capigruppo Filomena Rosamilia e Pierluigi Merola, ha ribadito come sia necessario:

“Recuperare la ferrovia Eboli-Calitri per connettere borghi e città fra Tirreno e Adriatico.Un comitato civico si è costituito per proporre la realizzazione di una bretella di appena 35 chilometri. La linea aprirebbe una via ferroviaria al mare per le Aree interne ricomprese tra l’Alta Irpinia, la Basilicata e la Puglia, strappandole all’isolamento. Arginare lo spopolamento, rafforzare l’incremento turistico anche in vista della Ciclovia dell’Acqua da Caposele ai templi di Paestum, ma soprattutto avere una strada ferrata per le merci. Ma anche per prepararci alla prossima apertura dell’aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi”. Infine il sindaco Cariello ha sottolineato:”non a caso abbiamo scelto la giornata del 31 Gennaio 2020, per sottoscrivere questo documento, infatti lo stesso giorno del 1953 nel comune di Eboli, l’allora sindaco Antonio Cassese, alla presenza dei sindaci della valle del Sele e della valle dell’Ofanto, insieme ai deputati firmò un accordo in cui si chiedeva la ripresa dei lavori della ferrovia. Oggi dopo 67 anni, puntiamo decisamente a realizzare questo progetto facendolo diventare realtà”

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