Fase 2 Cronache Salernitane – niente tavolini, non scherziamo, intanto sotto con elezioni e risparmi…

50
Advertisement

De Luca jr pensa a varie proposte da portare sui tavoli istituzionali ma frena sulla proposta dei tavolini sul Lungomare lanciata dall’assessore comunale al ramo Dario Loffredo. «Il rischio che non si deve correre – dice – è quello di agevolare solo le attività commerciali che si trovano sul fronte mare. Condividiamo l’idea di ampliare ove possibile la disponibilità di utilizzo del suolo pubblico, l’importante però è lavorare senza correre il rischio di penalizzare ancora di più ristoranti e bar».

Il rito del caffè al bar, seppure con tutti i limiti e i paletti imposti dalle disposizioni regionali a tutela della salute pubblica, da qualche giorno è ricominciato anche a Salerno. uesta nuova formula, inevitabilmente, avrà delle ripercussioni anche sui prezzi, che dovrebbero lievitare da 80 a 90 centesimi a caffè dal 1 giugno, in qualche modo per fronteggiare i mancati ricavi e soprattutto le spese sostenute in questi mesi dai titolari dei bar.

Non c’è stata la folla che caratterizzava la quotidianità nell’uso dei mezzi del trasporto pubblico locale, ma comunque nel Salernitano i disagi ci sono stati. Le attuali misure di sicurezza a bordo dei bus  qualche problema lo hanno creato nella prima giornata della “Fase 2”. E’ stato, infatti, necessario attivare alcune corse di supporto nelle fasce orarie del primo mattino sulle direttrici a lunga percorrenza.

Il partito favorevole a votare entro fine luglio per il rinnovo dei consigli regionali sta diventando sempre più nutrito e composto da parlamentari bipartisan.  L’ipotesi, già sostenuta da quattro governatori in scadenza, tra cui Vincenzo De Luca, e rilanciata nelle ultime ore dal ministro Francesco Boccia.

Le casse della Provincia di Salerno si stanno prosciugando e c’è il rischio di un crac finanziario a causa della pandemia che ha provocato “forti ripercussioni” sugli equilibri finanziari dell’Ente per la drastica caduta delle entrate. E’ quanto emerge – come scrive il quotidiano “La Città” – da una nota del settore Personale e Finanze. Il presidente Strianese, attraverso un decreto, oltre a puntualizzare i limiti e i paletti della gestione provvisoria, invita «tutti i dirigenti ad individuare eventuali risparmi o economie di spese», e di conseguenza, a «richiedere una ricognizione dei contratti in essere con i fornitori, al fine di attivare la sospensione, la modifica o la risoluzione degli stessi».

 

Advertisement