Family Day. Manifestazione al Circo Massimo

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Oggi è il giorno del Family Day. “Tantissimi italiani si ritroveranno a Roma, al Circo Massimo, per ricordare a chi ci governa e ci rappresenta (ma anche a chi condiziona l’informazione nazionale) che la Costituzione attende ancora di essere attuata nella parte in cui indica il dovere di agevolare la famiglia fondata sul matrimonio, società naturale tra una donna-madre è un uomo-padre, aperta alla vita e, dunque, premessa essenziale e promessa di futuro per ogni più ampia comunità civile” – ha scritto il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio.

“È fondamentale che siamo in tantissimi ad incontrarci al Circo Massimo. Ricordate che questa è l’unica arma di cui disponiamo” – dichiara Massimo Gandolfini, presidente del comitato promotore del Family Day. La manifestazione avrà una forte valenza interna al mondo cattolico, e sarà utilizzata da alcuni partiti (Ncd, Lega, Fdi e Fi) per accreditarsi con questa parte di mondo cattolico.

In arrivo a Roma oltre mille bus e un milione di persone, con migliaia di famiglie al completo. Ma non tutto il mondo cattolico ci sarà: si ripresenterà la divisione che risale agli anni Ottanta, tra i Movimenti da una parte, e Azione cattolica e le altre associazioni riconosciute dalla Cei, dall’altra. I primi sfileranno al Circo Massimo e tra essi ci saranno Le sentinelle in piedi, Alleanza Cattolica, Cl, Scienza e Vita, Neocatecumenali, Rinnovamento per lo Spirito, Movimento per la Vita, il Forum delle Famiglie. Azione cattolica e altre associazioni sposano invece la linea del sì al riconoscimento dei diritti alle coppie gay, pur senza equiparazione col matrimonio e senza adozioni. Quanto chiesto lunedì scorso dal card. Angelo Bagnasco.

L’assenza della benedizione ufficiale della Cei e la prudenza dei vescovi, suscita in ogni caso malumore tra i promotori del Family Day. Ieri i vescovi hanno ribadito la loro “preoccupazione” per “l’equiparazione in corso tra matrimonio e unioni civili, con l’introduzione di un’alternativa alla famiglia”. Nessun riferimento né al ddl Cirinnà né al Family day, che l’episcopato guarda comunque con simpatia. Non perché sposi l’obiettivo del ritiro del ddl Cirinnà, ma perché l’adunata può aiutare su altri obiettivi: lo stralcio dell’articolo 5, con la stepchild adoption, e la riscrittura dell’articolo 3, che fa valere per le unioni civili gli articoli del codice civile che si riferiscono al matrimonio.

Su questo secondo aspetto ci sono già emendamenti di Giuseppe Lumia (Pd) che risolvono la questione, mentre sulla stepchild adoption non c’è ancora una intesa che soddisfi l’anima laica del Pd, i cattoDem e Ap-Ncd, partito che domani sarà al Circo Massimo a ranghi completi. Ieri il partito di Alfano ha ottenuto vari sottosegretariati e la delega alla famiglia per il neo ministro Enrico Costa, il che può indicare che è in corso un tentativo di intesa sul ddl Cirinnà che coinvolga Ncd. Al Circo Massimo ci saranno anche esponenti della Lega e di Fi, come i governatori Roberto Maroni e Giovanni Toti, i Conservatori e Fdi. Tutti alla ricerca di quel mezzo milione di voti di questa fetta di mondo cattolico.

(Fonte ANSA)

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