ESCLUSIVA MN24 – Festa della Repubblica – dedicata alla memoria delle vittime di Bergamo morte per il Covid-19

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Oggi si festeggia la Festa della Repubblica in maniera del tutto inusuale: pochi i presenti, ma tanti i ricordi commemorati.

Una ricorrenza nazionale, molto sentita quest’anno che ricorda la nascita della Repubblica e la fine della monarchia sabauda.

Quando il 2 e 3 giugno 1946, gli italiani furono chiamati a votare, tramite referendum istituzionale, quale forma di stato dare al Paese tra Monarchia e Repubblica: dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia.

Dalle urne, il verdetto sancì la nascita della Repubblica Italiana dopo più di 80 anni di governo da parte dei Savoia con 12.718.641 voti.

Comunicato il risultato il 18 giugno 1946, re Umberto II partì per l’esilio in Portogallo.

Il primo Presidente della Repubblica fu Enrico De Nicola, e il primo presidente del Consiglio, Alcide de Gasperi: l’1 gennaio 1948 entrò in vigore la nuova Costituzione della Repubblica Italiana.

La prima parata militare in via dei Fori Imperiali avvenne il 2 giugno del 1947 con il cerimoniale al Vittoriano inaugurato dal Presidente Luigi Einaudi.

Il 2 giugno del 1949 fu dichiarata Festa Nazionale e dal 2001, grazie al Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi, la Festa della Repubblica tornò festivo.

Quest’anno l’alzabandiera all’Altare della Patria e la deposizione della corona di alloro al Milite Ignoto da parte del Presidente della Repubblica Mattarella, accompagnato dalle massime cariche dello Stato è avventuto dopo l’esecuzione cantata dell’Inno di Mameli.

Ricordate in mattinata le 12.443 vittime di Covid-19 di Bergamo con le immagini toccanti dei carri armati che trasportano i feretri dei defunti.
Nessuna la parata militare prevista quest’anno per evitare assembramenti e possibili contagi.

Dopo un tour di 5 giorni la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha sorvolato, con le acrobazie delle Frecce Tricolore, i cieli 21 città per stendere il tricolore più lungo del mondo in segno di unità, solidarietà e ripresa.

Ad essere sorvolati tutti i capoluoghi di regione oltre Codogno, prima zona rossa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese, e Loreto, dove ha sede il Santuario della Madonna protettrice dell’Arma Azzurra.

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